Non ci sono state sorprese nei due incontri principali della riunione organizzata dalla Matchroom Boxing di Eddie Hearn sabato notte al Wells Fargo Center di Philadelphia. I due protagonisti più attesi, ovvero Jesse “Bam” Rodirguez e Jaron “Boots” Ennis hanno infatti difeso con successo i rispettivi titoli mondiali, seppur in modo piuttosto diverso l’uno dall’altro. Mentre Rodriguez ha incantato la platea, distruggendo l’esperto Pedro Guevara con una prestazione prossima alla perfezione, Ennis ha lasciato qualche dubbio, imponendosi su Karen Chukhadzhian in maniera meno convincente di quanto ci si potesse aspettare.
Jesse Rodriguez vs Pedro Guevara, titolo mondiale WBC dei pesi supermosca
Il record di Jesse Rodriguez è semplicemente stupefacente per un pugile di soli 24 anni. Le vittorie su Carlos Cuadras, Srisaket Sor Rungvisai, Sunny Edwards e Juan Francisco Estrada fanno scalpore, ma ancora più sorprendente è ciò che l’atleta americano propone ogni volta che sale sul ring.
Anche in questa occasione, il ragazzo allenato da Robert Garcia ha messo in luce la sua boxe straordinariamente completa: varietà di colpi, pressione, riflessi, footwork incredibile e killer instinct hanno messo fuori gioco un pugile solidissimo come Guevara come se si trattasse di un novizio.
Il messicano ha cercato con tutte le sue forze di contenere l’arrembante campione ma è stato come cercare di fermare uno tsunami con un ombrello. Dopo due round vinti agevolmente, Rodriguez ha chiuso i giochi nella terza frazione grazie a due atterramenti stupendi. Prima un perfetto uno-due, poi un sensazionale montante destro: l’arbitro Ricky Gonzalez non ha avuto altra scelta se non quella di porre fine alle ostilità.
Già vicino ai primi posti della classifica P4P, Rodriguez mostra miglioramenti a ogni impegno sul quadrato e continuando di questo passo potrebbe davvero ambire a un posto di rilievo nella storia del pugilato. Ora c’è da augurarsi che gli venga data l’opportunità di riunificare i titoli mondiali dei supermosca prima di cercare gloria anche nei pesi gallo.
Jaron Ennis vs Karen Chukhadzhian, titolo mondiale IBF dei pesi welter
Moltissimi avevano storto il naso dopo l’annuncio ufficiale di questo match poiché nel precedente confronto tra i due pugili, datato 7 gennaio 2023, Ennis aveva vinto tutti e dodici i round evidenziando una superiorità netta sul roccioso pugile ucraino.
Tale disparità di valori è parsa emergere anche sabato, quantomeno fino al settimo round. Pur battagliando con immenso coraggio e pur riuscendo ad andare a segno con colpi pregevoli infatti, Chukhadzhian non pareva in grado di venire a capo della velocità di esecuzione, della fantasia e della reattività di Ennis, autore tra l’altro di un atterramento nella quinta ripresa.
Nella seconda metà del combattimento tuttavia, l’inerzia è progressivamente mutata. Apparentemente ossessionato dalla voglia di siglare il KO, Ennis ha perso il filo del discorso, gettandosi costantemente all’attacco senza aver cura di mantenere una distanza adeguata per poter piazzare i suoi colpi migliori e così facendo ha agevolato il compito dello sfidante.
Chukhadzhian è così venuto fuori, legando astutamente nelle fasi di corpo e corpo e andando a segno spesso e volentieri di prima intenzione mentre il rivale gli si catapultava addosso senza badare alla difesa. Soltanto nel decimo round gli affannosi tentativi di Ennis di andare a segno in modo pesante hanno avuto successo, portando il pugile ucraino in sofferenza e costringendolo a pratiche ostruzionistiche che gli sono valse un punto di penalità.
Boots non ha però saputo dare seguito al momento favorevole ed è tornato a commettere molteplici errori nelle due riprese finali, tanto che gli scarti decretati dai giudici, che gli hanno assegnato un vantaggio di 6, 8 e addirittura 12 punti sono parsi francamente esagerati.
Sarà interessante vedere se dopo questa performance non trascendentale l’americano troverà più facilmente avversari di alto livello disposti ad affrontarlo.