Ieri notte, presso il James L. Knight Center di Miami Beach, Teofimo “The Takeover” Lopez (21-1-0, 13 KO) ha difeso con successo il suo titolo mondiale WBO dei pesi superleggeri dall’assalto dello sfidante canadese Steve Claggett (38-8-2, 26 KO), battendolo ai punti per decisione unanime dei giudici. Questi i cartellini ufficiali, tutti giustamente larghissimi in favore del campione: 119 a 109 e due volte 120 a 108.
Il match, piuttosto ripetitivo nel suo canovaccio tattico, ha visto il roccioso sfidante operare un coraggioso pressing nel tentativo di soffocare l’azione di Lopez che dal canto suo si muoveva agilmente sulle gambe e colpiva d’incontro con il consueto tempismo e la consueta coordinazione. Dopo un paio di riprese non particolarmente brillanti, ma utili a carburare, The Takeover ha iniziato a far andare le mani e si è prodotto nell’arco del match in numerose azioni da applausi per scelta di tempo e pulizia di esecuzione. L’intrepido Claggett tuttavia non è stato quasi mai realmente in pericolo di finire al tappeto e ha continuato a incassare e a venire avanti fino alla campana finale.
Molti al termine del match hanno fatto notare che Lopez ha visto abbassarsi considerevolmente la sua percentuale di vittorie prima del limite da quando è salito dai leggeri ai superleggeri. Da allora infatti ha messo KO soltanto uno dei cinque avversari affrontati, un dato che suscita qualche preoccupazione nei tifosi del Takeover alla luce dei rumour che lo vedono prossimo a un ulteriore salto di categoria. Voci che lo stesso Lopez ha amplificato nell’intervista successiva al combattimento:
“A essere sinceri – sarò franco con voi ragazzi – io sento che nel fare questo taglio del peso e tutto il resto, il mio corpo stia crescendo. E per quanto non sembri che io possa cavarmela nelle 147 libbre, io credo di poterlo fare. Lo credo davvero e voglio affrontare i grandi campioni”.
Se davvero decidesse di salire nei welter, Lopez potrebbe affrontare il fresco campione WBO a Interim Brian Norman Jr che con ogni probabilità verrà presto elevato al rango di vero campione in virtù della scelta di Terence Crawford, che ancora detiene la cintura, di salire nei superwelter.