Secondo quanto ha svelato il noto giornalista americano Jake Donovan, il team di Dmitrii Bivol ha deciso di presentare un ricorso ufficiale presso tutte e quattro le principali federazioni mondiali di pugilato (WBC, WBA, WBO e IBF) contro il verdetto emesso dalla giuria al termine dell’incontro di sabato scorso contro Artur Beterbiev.
L’attesissimo match di riunificazione mondiale dei pesi mediomassimi si è concluso con una vittoria ai punti per Majority Decision di Beterbiev, che è così diventato il primo campione unificato della storia della categoria nell’epoca delle quattro cinture. Il cartellino di parità sancito dal giudice spagnolo Manuel Oliver Palomo (114 – 114) è stato reso vano da quelli dell’americano Glenn Feldman (115 -113) e del polacco Pawel Kardyni (116 – 112).
Secondo il team di Bivol il ricorso sarebbe motivato dal fatto che la maggioranza degli osservatori avrebbe visto vincere il loro pugile, in contrasto con quanto stabilito dai giudici. Effettivamente la maggioranza degli osservatori qualificati, tra giornalisti, pugili e commentatori specializzati si sono divisi tra il pareggio e la vittoria di Bivol sui loroc artellini, per quanto non siano mancate voci autorevoli di opinione opposta, come quella del celebre allenatore Teddy Atlas, persuaso della vittoria di Beterbiev.
L’obiettivo del ricorso sarebbe quello di imporre un rematch immediato. Il team di Bivol, stando alla ricostruzione di Donovan, avrebbe paragonato l’accaduto a quanto avvenne nel marzo del 1999 in occasione del primo combattimento tra Evander Holyfield e Lennox Lewis che si concluse con un criticatissimo verdetto di parità. Nella circostanza l’intero mondo del pugilato era insorto per protestare contro il torto subito da Lewis e, come conseguenza, il rematch era stato organizzato otto mesi dopo.
Per la verità l’incontro andato in scena sabato scorso è apparso molto più equilibrato e difficile da decifrare rispetto a quello tra Lewis e Holyfield, tanto che appare difficile che il ricorso possa avere solide basi giuridiche. Nondimeno potrebbe trattarsi di una strategia per spingere con forza ulteriore verso l’organizzazione della rivincita che comunque non dovrebbe trovare grossi ostacoli.
Entrambi i pugili al termine del combattimento si sono infatti detti disponibili a un secondo confronto e lo stesso organizzatore arabo Turki Alalshik, dopo aver affermato che a suo avviso Dmitrii Bivol avrebbe merito la vittoria, ha espresso la volontà di mettere in piedi il rematch.