Mirko Geografo batte Pietro Rossetti di un soffio in un match sensazionale

Al palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma è andato in scena ieri uno dei derby italiani più entusiasmanti e divertenti dell’anno. Nel main event della riunione organizzata dalla De Carolis Promotion, Mirko Geografo ha battuto Pietro Rossetti ai punti per Split Decision conquistando così il vacante titolo EBU Silver dei pesi welter. Una vittoria strappata di un soffio dopo un match sensazionale che ha visto i due pugili dare l’anima nel tentativo di superarsi. Questi i cartellini ufficiali annunciati al termine del combattimento: 115 – 114, 113 – 115, 115 – 114.

Il primo round ha messo subito in chiaro quello che sarebbe stato il canovaccio tattico del combattimento, con Rossetti padrone del centro del ring che cercava di esercitare pressione con le sue caratteristiche accelerazioni a due mani e Geografo che tentava invece di far valere il suo tasso tecnico e il maggiore allungo azionando ripetutamente i colpi diretti e muovendosi agilmente sulle gambe.

La prima fase del match ha visto una leggera supremazia di Rossetti che, dando l’impressione di essere in possesso di maggior potenza rispetto al rivale, ha dato vita nel secondo e nel terzo round a un pressing asfissiante, schiacciando ripetutamente Geografo contro le corde e rendendosi pericoloso persino in clinch, quando astutamente liberava un braccio per colpire da vicino prima dell’intervento arbitrale.

Un episodio sfortunato verificatosi nel corso del quarto round, ovvero una testata accidentale che ha aperto una brutta ferita sullo zigomo di Geografo, sembrava far presagire un peggioramento della situazione per il 33enne romano, e invece proprio da quel momento l’inerzia del match ha iniziato a cambiare.

Per evitare di restare senza benzina infatti, Rossetti si è trovato costretto ad abbassare leggermente i ritmi furibondi che aveva tenuto fino a quel momento e immediatamente Geografo ne ha approfittato per esibire la sua boxe lineare, il suo stile elegante e la sua eccellente scelta di tempo. Così facendo ha progressivamente recuperato lo svantaggio iniziale riportando il match sui binari dell’equilibrio.

Meravigliosa è stata la settima ripresa, che nella prima metà è stata contraddistinta dagli attacchi arrembanti di un rinvigorito Rossetti, deciso più che mai a uscire dalla fase sfavorevole, ma che nel finale ha visto la reazione rabbiosa di Geografo, protagonista di una serie di colpi secchi e violenti a centro ring.

Col passare dei minuti il vigore e l’esplosività dei fendenti di Rossetti è parso calare, il che ha consentito a Geografo di boxare con minor cautela e di portarsi round dopo round in crescente vantaggio.

Singolare è stato l’episodio occorso alla fine della nona ripresa, quando l’arbitro ha improvvisamente fermato il cronometro e tenendo con sé Rossetti a centro ring, dopo averne osservato il volto, si è toccato la fronte rivolgendosi ai quattro lati del ring. Patrizio Oliva in telecronaca ha interpretato il gesto come un richiamo ufficiale, ma il direttore di gara non ha alzato un dito come si fa solitamente per indicare ai giudici di sottrarre un punto sui cartellini, il che lascia pensare che forse abbia voluto soltanto segnalare che la piccola ferita apertasi sul viso di Rossetti sia stata causata da uno scontro di teste e non da un pugno.

I tentativi coraggiosi ma talvolta poco lucidi di Rossetti di produrre un forcing offensivo lo hanno esposto frequentemente al rischio di essere incrociato e nel decimo round un gancio destro di Geografo ha effettivamente portato “The Butcher” a inginocchiarsi. L’arbitro ha deciso di non eseguire il conteggio stabilendo che l’atleta si sia sbilanciato da solo, una situazione borderline che anche rivista in video non appare chiarissima.

Negli ultimi due round, forse perché stanco o forse perché persuaso di aver già fatto abbastanza per meritare inconfutabilmente la vittoria, Mirko Geografo ha abbassato considerevolmente il suo workrate, limitandosi a contenere le avanzate incessanti di Rossetti.

Quest’ultimo ha davvero gettato il cuore oltre l’ostacolo, ma a causa della stanchezza ha faticato a mettere a segno colpi realmente incisivi, impattando più volte con l’interno del guantone o addirittura con il polso. Nondimeno il volenteroso 26enne romano si è aggiudicato le ultime due tornate in virtù della sua aggressività, rendendo complesso il compito dei giudici.

Personalmente al termine del combattimento mi sono ritrovato due punti di vantaggio per Mirko Geografo, che a mio avviso avrebbe dovuto anche beneficiare di un knock down, motivo per cui concordo con il verdetto finale proclamato dalla giuria. Ciò detto, visto il grande equilibrio prodotto dai due pugili e l’ottimo spettacolo offerto, una rivincita sarebbe senz’altro gradita e auspicabile.

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