Resoconto da bordo ring – Valeggio Sul Mincio (VR)
Prestazione semplicemente monumentale quella di Angelo “El Terrible” Morejon, che nel main event di “Gloves of Glory 2”, la bella riunione organizzata dall’Italian Ringside Promotion al Palazzetto dello Sport di Valeggio sul Mincio (VR), ha travolto per KO in cinque riprese il malcapitato francese David Spilmont. Il peso massimo cubano, ormai stabilmente trapiantato in Italia e seguito all’angolo dal coach Emanuele Orlando, ha conquistato così il Titolo WBC del Mediterraneo, ovvero la sua prima cintura da professionista.
Erano ben venti i chili di differenza tra i due pugili sul quadrato. A fronte dei 118 kg fatti registrare da Spilmont, Morejon ha fermato infatti l’ago della bilancia sui 98 kg, un peso davvero basso se rapportato a quello della maggior parte dei massimi moderni. Tale deficit di tonnellaggio tuttavia non ha giocato alcun fattore, poiché El Terrible è stato dominante fin dal primo suono del gong.
Come sua abitudine, il pugile cubano non ha premuto il piede sull’acceleratore con troppa foga in avvio, preferendo portare tanti colpi sciolti piuttosto che cercare ossessivamente il KO. In questo modo ha potuto studiare le movenze del suo avversario, tenendolo costantemente in tensione e aggiudicandosi i primi due round senza affanni.
L’atteggiamento apparentemente bonario e rilassato di Morejon, estremamente sicuro di sé fin dall’ingresso sul ring, può però trasformarsi in una frazione di secondo nel killer instinct di un picchiatore di razza. Spilmont se ne è accorto suo malgrado nel terzo round, quando si è distratto per un attimo in uscita da un clinch ed è stato subito raggiunto da una violenta combinazione a due mani.
Seguendo i saggi consigli del maestro Orlando e mettendo in pratica ciò che aveva preparato in palestra, Morejon ha sapientemente alternato il bersaglio dei suoi fendenti e nel corso della quarta ripresa ha iniziato a cogliere i primi frutti del suo pregevole lavoro al corpo. Una vera rarità nella categoria dei massimi, in cui la maggior parte dei pugili tende a focalizzarsi sui colpi al volto.
Spilmont ha visibilmente sentito un montante alla figura ed è arretrato precipitosamente verso l’angolo ma è stato poi salvato dalla campana di fine round proprio quando sembrava sul punto di crollare. L’epilogo è stato tuttavia soltanto rimandato alla ripresa seguente: la strada era ormai tracciata.
Morejon ha capito di aver individuato il punto debole del rivale e ne ha approfittato atterrandolo con un micidiale diretto destro all’addome. Il francese, seppur sofferente, si è rialzato e ha cercato di riprendere il combattimento, ma poco dopo è stato chiuso alle corde e costretto a inginocchiarsi nuovamente per il conteggio definitivo, stavolta in virtù di un doppio montante sinistro al fegato.
A impressionare, più che la vittoria in sé, è stato il modo in cui Morejon ha superato il primo vero test della sua carriera professionistica. Opposto a un avversario che aveva più del triplo dei suoi match, El Terrible ha dominato la contesa con facilità disarmante facendo apparire Spilmont come un collaudatore qualsiasi.
L’allievo del maestro Orlando non ha mai rischiato, schivando e parando tutte le reazioni del francese senza scomporsi e in fase offensiva ha mostrato il meglio del suo repertorio, evidenziando una volta di più una varietà di soluzioni a dir poco invidiabile e una velocità di esecuzione fuori dal comune.
Ora per Morejon possono aprirsi tante porte interessanti, come confermato dal promoter della serata, il giovanissimo Riccardo Bizzo, orgoglioso di aver creduto ciecamente nel talento del pugile cubano fin da quando lo mise sotto contratto un anno fa.
Bizzo ha confidato a Boxe Punch che tra le ipotesi per il prossimo impegno di El Terrible vi sono una difesa della cintura appena conquistata oppure una sfida per il Titolo Italiano, avendo Morejon già maturato il diritto di battersi per il tricolore in base alle attuali regole federali.
In prospettiva futura potrebbe essere esplorata anche la strada che porta ai piani alti della neonata categoria dei bridgerweight: il cubano riuscirebbe tranquillamente a rientrare nei limiti di peso e molto probabilmente non faticherebbe a issarsi rapidamente verso i primi posti del ranking e ad ambire a una chance di assoluto prestigio.
Al di là di quelli che saranno gli sviluppi futuri della sua carriera, quel che conta al momento è il superbo trionfo di Angelo Morejon nel suo primo match titolato: una dimostrazione di classe, talento e completezza tecnica che raramente si era vista in Italia nella categoria dei massimi negli ultimi decenni.
Gli appassionati italiani faranno bene a tenere d’occhio e a supportare questo nostro gioiello d’adozione, ormai perfettamente integrato al punto da salire sul ring con i colori della bandiera italiana ben visibili sui pantaloncini. Lui e il suo coach Emanuele Orlando, proseguendo sul percorso di crescita che hanno avviato insieme, possono arrivare davvero lontano.