Questo sabato, presso il Mandalay Bay Hotel & Casino di Las Vegas, andrà in scena una battaglia potenzialmente esplosiva tra l’ucraino Serhii Bohachuk (24-1-0, 23 KO) e l’americano Vergil Ortiz Jr (21-0-0, 21 KO). I due picchiatori si contenderanno il titolo WBC interim dei pesi superwelter, attualmente nelle mani di Bohachuk ed è estremamente probabile che il vincitore ottenga a stretto giro l’opportunità di battersi per il mondiale.
Serhii Bohachuk: un carrarmato dal fiato inesauribile
Con la sua altezza, il suo allungo e la sua abilità nel portare i colpi diretti, Bohachuk avrebbe potuto vincere molti dei suoi match combattendo dalla lunga distanza senza assumersi troppi rischi. Ma l’ucraino ha l’indole del guerriero e non appena sente il suono della campana si trasforma in un carrarmato che avanza senza sosta alla ricerca dello scontro ravvicinato. La sua altissima percentuale di vittorie per KO, oltre all’ottima potenza naturale, è legata anche al fiato inesauribile che possiede e grazie al quale può permettersi un ritmo forsennato per dodici round, demolendo poco a poco le resistenze di chi gli sta di fronte. Molti sottovalutano la sua difesa in virtù della scioccante sconfitta prima del limite maturata contro l’americano Brandon Adams, ma la sensazione di chi vi scrive è che quel passo falso sia stato causato principalmente da un eccesso di sicurezza che spinse l’ucraino, in chiaro vantaggio, ad abbassare la concentrazione. In realtà la difesa di Bohachuk, basata principalmente sull’ottimo uso delle braccia per deviare i colpi e su agili flessioni sul tronco, non è così semplice da perforare.
Vergil Ortiz Jr: il distruttore texano al suo battesimo del fuoco nelle 154 libbre
Chiunque sia salito sul ring contro Vergil Ortiz fino a oggi ha dato la netta impressione di soffrirne tremendamente la potenza. Non a caso, nessuno di 21 avversari affrontati dal distruttore texano è riuscito a sentire la campana finale. Ortiz fa malissimo con entrambe le mani e possiede oltretutto una vasta gamma di soluzioni tra cui scegliere per scatenare la sua potenza. Tra queste, il montante sinistro al corpo rappresenta un vero e proprio gioiello, utilissimo sia come colpo decisivo che come strumento per indurre il rivale ad abbassare la guardia e scoprire il volto. Ora il ragazzo della Golden Boy Promotions dovrà dimostrare che la sua incisività sia rimasta intatta nel passaggio dai welter ai superwelter, resosi decisamente necessario dopo che i tentativi di rientrare nelle 147 libbre avevano avuto ripercussioni serie sulla sua salute. I due match disputati sinora nella nuova categoria, entrambi vinti al primo round, non potevano darci risposte significative a tal proposito visto il livello non esaltante dei due avversari: sabato arriverà dunque l’ora della verità.
Cosa succederà? La previsione di Boxe Punch!
Quando due picchiatori abituati ad aggredire i loro rivali e a tenere sempre in pugno l’iniziativa si affrontano, possono svilupparsi due differenti scenari. A volte capita che uno dei due, riconoscendo all’avversario una maggior solidità e consistenza, scelga di snaturarsi agendo da outfighter e proponendo dunque una strategia tattica inedita. Altre volte nessuno dei due contendenti accetta di abbandonare il proprio stile e a quel punto viene fuori una guerra all’arma bianca combattuta a centro ring.
Tenendo conto del coraggio, della determinazione e della fiducia in se stessi che Bohachuk e Ortiz hanno ripetutamente manifestato nel corso delle loro carriere, la sensazione di chi vi scrive è che sabato si verificherà la seconda ipotesi e che assisteremo quindi a uno scontro mozzafiato combattuto sulla corta distanza tra due guerrieri intenzionati ad abbattere l’avversario.
Difficile dire chi trarrà vantaggio in avvio da un simile scenario. Da un lato la maggior velocità di Ortiz, unita alla sua strabiliante potenza lo rende il maggiore indiziato per mettere a segno i colpi più appariscenti e spettacolari che potrebbero colpire l’attenzione dei giudici; dall’altro, la maggior continuità d’azione di Bohachuk e la sua capacità di aprirsi la strada coi diretti per poi azionare ganci e montanti da vicino potrebbe risultare preferibile agli occhi di chi predilige la quantità di lavoro rispetto all’incisività delle singole azioni. Potremmo dunque assistere a un certo numero di round intensi ed equilibrati con grande disaccordo tra osservatori e addetti ai lavori sulla loro corretta attribuzione.
Una volta che il match sarà entrato nel vivo, la risposta a una domanda cruciale determinerà il suo svolgimento e soprattutto il suo esito: che effetto avranno su Bohachuk i colpi di Ortiz? Come anticipato, sinora nessuno è riuscito a digerirli senza pagare vistose e irreparabili conseguenze, ma l’ucraino è un pugile dalla stazza imponente, abituato a battagliare contro veri superwelter e dotato di cuore e resistenza al dolore. Se i suoi fendenti non dovessero sortire il solito effetto dirompente nel corso dei primi round, Ortiz potrebbe dunque trovarsi in sua situazione per lui inedita e potenzialmente destabilizzante.
Se Bohachuk continuasse ad avanzare e colpire, senza dare segni di sofferenza e preoccupazione, potrebbe davvero confondere la psiche del suo avversario, scombinare i suoi piani tattici e spingerlo a commettere errori. Non disponiamo di elementi sufficienti per dire con certezza se Ortiz riuscirebbe a venir fuori da una situazione del genere conservando intatta la concentrazione e trovando il varco per mettere a segno il colpo decisivo prima che sia troppo tardi. Ma per tener fede allo spirito di questa rubrica, non mi tirerò indietro dal pronostico e farò come di consueto la mia ipotesi, basata in questo caso più su sensazioni personali che su riscontri oggettivi.
A mio avviso dopo alcuni round infuocati e difficili da giudicare, Bohachuk inizierà a prendere vantaggio mettendo a disagio il rivale con il suo ritmo indiavolato ma verrà sorpreso sul più bello da un colpo improvviso e micidiale che segnerà la sua debacle. Prevedo quindi una vittoria per KO di Vergil Ortiz Jr nella seconda metà del combattimento.