Martedì prossimo, presso la Ariake Arena di Tokyo, salirà sul ring uno dei migliori pugili al mondo, ovvero il formidabile fuoriclasse giapponese Naoya “Monster” Inoue (27-0-0, 24 KO) che nella circostanza se la vedrà con l’irlandese trapiantato in Australia TJ “The Power” Doheny (26-4-0, 20 KO). In palio ci saranno le cinture WBC, WBA, IBF e WBO dei pesi supergallo, attualmente nelle mani di Inoue.
La riunione sarà trasmessa in diretta su Mola TV con collegamento a partire dalle ore 8:30 del mattino.
Naoya Inoue: unico limite, la sua spavalderia
Da svariati anni ormai il “Mostro” non fa altro che distruggere avversari di livello mondiale facendolo sembrare immensamente facile. Estremamente potente con entrambe le braccia, vario nelle soluzioni offensive, rapidissimo negli spostamenti e nell’esecuzione dei colpi, Inoue sembra praticamente privo di difetti, e non è un caso che sia riuscito a mantenersi imbattuto da professionista, conquistando uno dopo l’altro titoli mondiali in ben quattro categorie di peso, partendo dai minimosca. Il suo unico limite ad oggi sembra essere l’eccessiva sicurezza in sé stesso, che in un paio di circostanze lo ha portato a rischiare grosso. La prima volta fu quando si trovò di fronte il celebre filippino Nonito Donaire nel 2019: Inoue lo affrontò a viso aperto, incurante della sua potenza devastante e si ritrovò a dover combattere gran parte del match con una frattura orbitale, riuscendo comunque a imporsi meritatamente ai punti. La seconda volta, circa quattro mesi fa, Inoue è andato vicino alla catastrofe approcciando con eccessiva spavalderia il match contro il messicano Luis Nery e subendo un pesante atterramento in avvio prima di riprendere in mano le redini e annichilire il rivale. Due piccoli nei in una carriera che per il resto è stata perfetta oltre che travolgente.
TJ Doheny: risorto dalle sue ceneri come una fenice
Poco più di un anno fa, “The Power” sembrava ormai destinato a un declino privo di sussulti. Il pugile irlandese si era fatto largo nei ranking mondiali nella prima parte della sua carriera grazie a uno stile aggressivo e a una potenza considerevole, riuscendo a far sua la cintura IBF dei pesi supergallo. Tuttavia, la prima sconfitta subita da professionista, giunta per mano dello statunitense Daniel Roman, lo aveva portato a smarrire molte delle sue certezze. Atterrato due volte nell’arco del combattimento e costretto ad ammettere a se stesso di non potersi permettere quello stile garibaldino ai massimi livelli mondiali, Doheny entrò in crisi, perdendo ben tre dei successivi cinque match. L’età non più giovanissima e le sconfitte subite facevano pensare che ormai non potesse far altro che riciclarsi nel ruolo di collaudatore di lusso ed è proprio a questo scopo che nel giugno dello scorso anno fu chiamato in Giappone per testare il picchiatore locale Kazuki Nakajima, un mancino potente ma piuttosto fragile. Doheny lo mise KO in soli quattro round, guadagnandosi altre due chiamate nel Paese del Sol Levante e riuscendo a sconfiggere prima del limite anche i due giovani in ascesa Japhethlee Llamido e Bryl Bayogos. Come una fenice, “The Power” è dunque risorto dalle sue ceneri.
Cosa succederà? La previsione di Boxe Punch!
La decisione di battersi contro TJ Doheny è costata a Inoue e al suo promoter Bob Arum qualche critica. Per quanto la maggior parte degli osservatori sia propensa a essere indulgente nei confronti dell’atleta giapponese in virtù dell’impressionante sequenza di match sensazionali che ci ha regalato, qualcuno non ha potuto esimersi dal far notare che Doheny, nonostante la recente striscia di tre vittorie consecutive, non è certamente il miglior sfidante disponibile nel panorama mondiale.
La sensazione condivisa dalla maggioranza degli esperti è che Inoue, dopo aver appreso che lo sfidante ufficiale IBF Sam Goodman aveva chiesto un rinvio non sentendosi pronto per affrontare il match a settembre, abbia preferito concedersi per una volta un combattimento meno impegnativo da portare a casa senza rischi in vista dei prossimi impegni.
Per quanto affascinante possa apparire uno scenario in cui il quasi 38enne TJ Doheny, dato per spacciato da chiunque, riesca a risultare competitivo regalandoci un combattimento emozionante, chi vi scrive ha smesso di credere alle favole da un pezzo e non ritiene dunque plausibili grosse sorprese. Con la sua guardia piuttosto aperta e i riflessi che inevitabilmente non possono essere quelli dei suoi anni d’oro, l’atleta irlandese appare destinato a una rapida e dolorosa sconfitta.
La dinamica più probabile è quella a cui assistemmo nell’ottobre del 2018, quando Inoue affrontò un altro mancino contraddistinto da una difesa non sufficientemente ermetica, ovvero il dominicano Juan Carlos Payano, fulminato da un diretto destro terribile dopo poco più di un minuto dall’inizio del match.
Anche in questo caso a mio giudizio la rapidità di esecuzione, la potenza brutale e l’estrema precisione del Mostro si riveleranno impossibili da gestire per lo sfidante, al punto da determinare un rapido epilogo. Prevedo quindi una vittoria per KO di Naoya Inoue entro il terzo round del combattimento.