Shakur Stevenson non ha preso bene, per usare un eufemismo, le critiche che alcuni gli hanno rivolto relativamente alla sua ultima performance di sabato notte, quando con una larghissima vittoria ai punti ha avuto la meglio sull’armeno-tedesco Artem Harutyunyan conservando così la cintura mondiale WBC dei pesi leggeri. Stevenson non ha rischiato nulla e ha surclassato il rivale per l’intera durata del match, ma molti non hanno comunque apprezzato lo spettacolo, accusando l’americano di aver offerto l’ennesima prova soporifera.
L’ex medaglia d’argento dei Giochi Olimpici di Rio ha trascorso le ultime 24 ore utilizzando i social in maniera compulsiva per insultare e attaccare talvolta violentemente chiunque abbia osato esprimere perplessità sulla sua prestazione. A destare particolarmente scalpore è stato un suo post su X, in cui Stevenson ha apertamente minacciato il noto giornalista americano Steve Kim, colpevole di aver semplicemente affermato che oltre alla vittoria è importante il modo in cui si vince. Queste le parole testuali del pugile::
“Steve Kim è ridicolo. Un tipo strano che riporta solo odio su di me. Inizierò a prendere a schiaffi questi reporter e ad accettare le conseguenze che ne derivano”.
Prontamente è arrivata la replica di Kim, non priva di una certa dose di sarcasmo:
“Beh, in questo caso spero di non incontrarti mai in un parcheggio a Miami…”
Il giornalista con questa battuta ha fatto chiaramente riferimento alla rissa a cui Stevenson prese parte alcuni anni fa, ripreso dalle telecamere, nella celebre città della Florida.
Indipendentemente da ciò che si pensi sulle qualità di Shakur Stevenson e sulla sua recente vittoria, è del tutto evidente che un campione degno di rappresentare il nostro sport farebbe meglio a potenziare il proprio autocontrollo. Frasi violente come quella del talentuoso pugile americano non fanno altro che alimentare gli stereotipi negativi sul pugilato e vanno condannate con assoluta fermezza.
A Steve Kim va naturalmente la piena solidarietà di Boxe Punch.