Terence Crawford si ritira dal pugilato con un record perfetto di 42-0-0

DiMario Salomone

Dic 17, 2025 #Crawford

Terence Crawford si ritira dal pugilato. Lo fa da imbattuto, dopo aver vinto tutti e 42 i combattimenti disputati da professionista e dopo essersi laureato campione del mondo in cinque categorie di peso. La notizia, giunta questa notte come un fulmine a ciel sereno, ha generato reazioni contrastanti tra gli appassionati: alcuni ci sono rimasti male, poiché avrebbero voluto ammirare le straordinarie qualità di “Bud” ancora per un po’, altri hanno espresso grande apprezzamento per il fatto che l’americano abbia saputo dire basta prima che le sue doti atletiche iniziassero ad abbandonarlo.

Crawford ha reso pubblica la sua intenzione di appendere i guantoni al chiodo con un post su Instagram contenente un video di highlights tratti dalla sua prodigiosa carriera accompagnato dalle seguenti parole:

Mi ritiro da grande, senza più nulla da dimostrare. #CrawfordERA

Se dovesse tener fede al suo proposito, Bud entrerà nel novero dei campioni del mondo che si sono ritirati imbattuti, collocandosi tra di essi al quinto posto per numero di vittorie, alle spalle dei soli Ricardo Lopez, Floyd Mayweather Jr, Rocky Marciano e Joe Calzaghe (clicca qui per leggere la lista completa).

Crawford conquistò la sua prima cintura iridata nel lontano 2014, quando si recò a Glasgow, nella tana del lupo, e sconfisse ai punti l’idolo locale Ricky Burns, portandogli via il Titolo Mondiale WBO dei pesi leggeri. Ottenne poi gloria anche nei superleggeri l’anno successivo, mettendo KO il portoricano Thomas Dulorme e aggiudicandosi la vacante cintura WBO.

Dopo essere diventato campione indiscusso nelle 140 libbre con la rapida vittoria su Julius Indongo, Bud fece suo il Titolo WBO dei welter nel 2018, dominando a mettendo fuori combattimento l’australiano Jeff Horn. La sua scalata ai vertici della categoria si concluse con il superlativo trionfo su Errol Spence Jr del 2023 che garantì a Crawford il possesso di tutte le cinture mondiali e la consacrazione come uno dei più grandi campioni della sua epoca storica.

Non sazio dei successi ottenuti, l’americano ha successivamente aggiunto alla collezione altre cinture laureandosi campione dei superwelter con la vittoria di stretta misura sull’ostico Israil Madrimov prima di lanciare la sfida a Saul “Canelo” Alvarez, che da anni regnava incontrastato nei supermedi. Nonostante il doppio salto di categoria, Bud ha compiuto l’incredibile impresa nel settembre di quest’anno, sconfiggendo il messicano ai punti per decisione unanime della giuria.

Per quanto sia comprensibile il rammarico di chi avrebbe voluto vedere ancora in azione il talentuosissimo pugile americano, occorre non dimenticare che Crawford ha già compiuto 38 anni. Il suo fisico è passato attraverso tante battaglie e dopo l’incremento di massa che si è reso necessario per approdare con successo nelle 168 libbre potrebbe iniziare a dare segni di cedimento.

Sorge spontaneo in particolare il ricordo di ciò che accadde a Roy Jones Jr, che a 34 anni salì nei pesi massimi per agguantare una cintura mondiale nella categoria regina e che da quel momento in poi, tornato nei mediomassimi, evidenziò un calo significativo di reattività che lo condusse a una lunga serie di cocenti sconfitte.

Crawford ha deciso di non correre il rischio di sporcare la sua legacy: ha detto basta ora che è in cima alla classifica P4P e verrà ricordato senza ombra di dubbio come un fuoriclasse straordinario, uno di quelli che sarebbero stati competitivi ai massimi livelli in qualsiasi era.

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