Zepeda bissa il successo su Farmer in un match tutt’altro che semplice

DiAlessandro Preite

Mar 30, 2025 #WBC

Nel main event della serata organizzata dalla Golden Boy Promotion di Oscar De La Hoya, Tevin Farmer e William Zepeda Segura sono tornati ad incrociare i guantoni ieri notte a Cancun, in Messico, presso il Poliforum Benito Juarez.

Arena stracolma e tifo infuocato, come da tradizione, ennesimo segnale di quanto la boxe sia da quelle parti una disciplina in grado di attrarre pubblico, senza bisogno di cerimonie stucchevoli e di sceneggiate ai limiti del grottesco.

Rivincita dell’incontro svoltosi lo scorso novembre in quel di Riyad, in cui a prevalere fu Zepeda per una risicatissima split decision; i due sono tornati ad affrontarsi per il Titolo Interim WBC dei pesi leggeri.

A spuntarla è stato nuovamente William Zepeda per Majority Decision, con i seguenti cartellini: 114-114, 116-112, 115-113. Un risultato frutto del volume di colpi portati dal messicano, che tuttavia ha subito in modo evidente l’azione del rivale, specie negli ultimi tre round, lasciando qualche dubbio sul verdetto.

Come era facilmente prevedibile, è stata battaglia vera. Il match ha ripercorso il canovaccio tattico del precedente, con Zepeda a spingere come un forsennato con la sua boxe fatta di pressione costante ed asfissiante e un’incessante valanga di colpi, un workate con pochi uguali oggi a livello mondiale. Il mancino di San Mateo Atenco non ruba sicuramente l’occhio, ma è un pugile che sul ring sa demolire l’avversario come pochi altri oggi, dato certificato da una percentuale di KO dell’84.38%.

Dal canto suo Farmer ha provato a replicare l’ottima prestazione del precedente incontro, agendo di rimessa e cercando di non dare bersaglio fisso. Il movimento continuo e la capacità di schivare e rientrare con una certa rapidità hanno consentito al 34enne di tener a bada il più giovane avversario. Ma gli altissimi giri di motore a cui Farmer si è dovuto adattare hanno fatto sì che il pugile di Philadelphia cercasse più volte di rifiatare, pedalando all’indietro e legando all’occorrenza.

Pregevole come sempre il lavoro al corpo di Zepeda, che ha lavorato con il chiaro intento di sfiancare Farmer per renderlo meno mobile e quindi aver più facilmente bersaglio

Non tragga in inganno il knock down siglato da Farmer nel precedente incontro: il pugile di colore è dotato di ottima tecnica, di colpo d’occhio e di grande rapidità, ma non ha mai posseduto un pugno tale da consentirgli di frenare l’incedere dell’avversario. Conseguentemente, negli anni ha alternato prove in cui ha messo in mostra le sue migliori qualità tecniche ad altre in cui ha evidenziato chiari limiti fisici. In un certo senso, quindi, la sconfitta contro un demolitore come Zepeda dello scorso anno ha riportato nuovamente in auge il nome di Tevin, che seppe dar battaglia, reggere dieci riprese ad altissimo ritmo e mettere al tappeto il messicano.

Come da previsione Zepeda ha preso il centro del ring, con Farmer ad agire muovendosi lungo le corde. Un primo round accorto, con qualche folata del messicano e un buon lavoro in movimento e anticipo di Farmer. Già nel secondo round Zepeda ha cercato di pressare con maggior vigore. Da subito è emersa la volontà del messicano di cercare la corta misura, con Farmer ad azionare le braccia, cercando di mantenere il rivale alla media distanza. Una scivolata di Farmer sul finale della ripresa ha scatenato Zepeda, che ha investito l’americano di colpi al volto ma soprattutto al corpo, mettendolo in evidentissima difficoltà, tanto da arrivare a fine round poggiandosi alle corde per rifiatare.

Da qui in avanti si è acceso il match. Zepeda ha cominciato a spingere come di consuetudine. Farmer si è trovato costretto a scambiare non di rado, azionando con efficacia un ottimo gancio sinistro e dei montanti di pregevole fattura, e a legare, spezzando così l’azione del messicano.

 L’azione al corpo di Zepeda è stata continua e sfiancante, mentre l’americano ha agito prevalentemente con singoli colpi o brevi combinazioni. A seguito di un colpo basso, una di queste combinazioni ha messo in difficoltà Zepeda, che si è trovato ad incassare tre montanti consecutivi sul finire del quarto round.

Una quinta ripresa infuocata ha visto Farmer, evidentemente provato e sul punto di capitolare dopo una selva di colpi subiti, soprattutto al corpo, risorgere drammaticamente negli ultimi secondi, ancora col montante sinistro. Per quanto paradossale, lo sforzo profuso nel portare quel volume di colpi ha finito per sfiancare anche il messicano.

Il round ha evidenziato il grande cuore dei due pugili, ma anche evidenti limiti: una difesa non certo ermetica e colpi diretti non particolarmente efficaci di Zepeda, potenza poco significativa e una difesa tutt’altro che impenetrabile di Farmer.

Le riprese centrali sono forse state le meno significative, con i due pugili a palesare una comprensibile stanchezza. Farmer, che è sembrato quello più provato, ha invece avuto un ottimo momento nel round successivo, quando l’usuale pressione di Zepeda è venuta meno.

In questa fase, l’azione di Zepeda è parsa molto meno continua e convinta, anche a causa del movimento incessante di un apparentemente rigenerato Farmer. Quando sembrava che il round dovesse finire con l’assegnazione a Farmer, ecco Zepeda colpirlo con un gancio sinistro che ha messo Farmer col ginocchio a terra dopo un breve clinch. Stranamente l’arbitro, invece di contare, ha giudicato l’azione dell’americano come una scivolata.

Evidentemente provato, Farmer ha nuovamente dato prova di risorse insospettabili, mettendo a segno un bel gancio sinistro e un successivo montante sinistro sul finire della nona ripresa. E nuovamente, nei round successivi, l’azione di Zepeda è parsa ben più blanda, con Farmer a prendersi la scena con qualche bel fendente di sinistro.

L’incedere di Zepeda si è fatto confuso e il pugile di Philadelphia ne ha approfittato per colpirlo più volte col gancio sinistro. Una scivolata di Zepeda a fine match ha reso evidenti le condizioni del messicano, chiaramente provato. Ancora una volta, due ganci di sinistro consecutivi di Farmer hanno rischiano di mandare al tappeto Zepeda, che però è rimasto in piedi e ha provato nuovamente a venire avanti, seppur in modo confuso.

Al suono della campanella entrambi i pugili sono apparsi sfiniti.

Match di non semplice lettura: il volume dei colpi ha giocato ancora una volta un ruolo fondamentale, ma la vittoria non è stata limpida, specie considerando il finale in crescendo di Farmer. Un plauso va ad ogni modo ai due pugili che hanno dato tutto sul ring, regalando momenti di ottima boxe.

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