Mi sembra ieri quando in un caldo giorno d’estate caricavo una ventina di articoli sulla piattaforma online e davo il via a questa bizzarra, folle e in un certo senso romantica avventura chiamata Boxe Punch. Era il 18 giugno del 2024 e questo sito prendeva vita senza che nessuno di noi che ne eravamo al corrente (ovvero io e pochi amici intimi) avesse la più vaga alba di dove questo viaggio ci avrebbe condotto. È passato un anno da allora e i risultati raggiunti sono andati al di là di ogni più rosea previsione.
Le mie aspettative del resto non erano di certo contraddistinte da manie di grandezza. L’obiettivo primario era banalmente quello di riprendere a coltivare due passioni che da vent’anni mi scaldano l’anima e mi fanno sentire vivo: la scrittura e il pugilato. Messe entrambe parzialmente in naftalina dopo la nascita di mia figlia, erano tornate a bussare nel mio inconscio, attraverso una vocina che a intervalli regolari mi diceva “Voglio tornare a scrivere. Voglio tornare a raccontare il pugilato di oggi e quello di ieri”.
Quest’avventura, nata col solo scopo di dedicarmi a ciò che amo, ha però preso una piega inaspettata e nell’arco di questi dodici mesi mi ha regalato un tale numero di soddisfazioni da indurmi ad alzare l’asticella delle mie ambizioni. Di seguito, un breve elenco, non esaustivo, dei nostri successi che mi hanno reso particolarmente orgoglioso.
1) Aver fatto breccia nello scenario internazionale
La scelta di pubblicare i nostri pezzi in tre lingue si è rivelata vincente, perché ci ha permesso di farci conoscere da appassionati di boxe e addetti ai lavori di ogni parte del mondo. I complimenti e gli attestati di stima nei confronti di Boxe Punch espressi da parte di giornalisti di fama internazionale, che non ringrazierò mai abbastanza per le loro parole, mi hanno convinto di essere sulla strada giusta per costruire qualcosa di importante.
2) Aver coinvolto un campione del calibro di Andrea Sarritzu
L’opinione di chi tra le sedici corde è andato a un soffio dal Titolo Mondiale e ha conquistato per ben due volte il Titolo Europeo non vale come quella di chiunque altro, ma molto di più. Sono quindi immensamente felice di aver dato spazio sulle nostre pagine a Sarritzu riservandogli una rubrica che si è rivelata interessantissima e ricca di spunti originali. Se e quando vorrà tornare a esprimersi su qualunque tema riguardi il pugilato, Andrea avrà carta bianca qui da noi per poterlo fare.
3) Aver realizzato una video-intervista con il Presidente della WBO Gustavo Olivieri
Ciò che più mi inorgoglisce dell’intervista fatta al gentilissimo Olivieri (clicca qui per vederla) non è tanto il fatto che lui abbia accettato di sottoporsi alle nostre domande, quanto il fatto che il nostro scambio di messaggi sia stato reso possibile dalla sua scelta autonoma di seguire il profilo con cui diffondo su X (Twitter) i nostri articoli. Una dimostrazione del fatto che il nostro lavoro non è passato inosservato nemmeno agli occhi delle sfere più alte della boxe.
4) Aver coinvolto nomi storici della boxe italiana
Le nostre “raccolte dei pronostici” (clicca qui per leggerne una) effettuate prima dei match più importanti dello scenario mondiale hanno destato enorme interesse, al punto da essere persino citate in telecronaca da Alessandro Duran durante una diretta su DAZN. È stato un piacere per me mettermi in contatto con ex pugili che hanno fatto la storia della nostra boxe, coinvolgendoli in un giochino che ha permesso loro di fornire ai nostri lettori spunti tecnici e tattici interessanti sulla sfida a cui stavano per assistere.
5) Aver creato una splendida comunità social
La nostra pagina Facebook (clicca qui per visitarla) è stata aperta nel settembre del 2024 e in meno di un anno di vita ha raggiunto la cifra notevolissima di 5770 follower. Vorrei ringraziare personalmente ognuno di loro per i like, i commenti e le condivisioni. Ogni vostra interazione ci dà una piccola spinta per arrivare ancora più in alto e noi continueremo a ripagarvi fornendovi contenuti di qualità, video emozionanti, aneddoti curiosi, resoconti professionali e storie affascinanti sui campioni di ogni epoca.
Naturalmente questi traguardi non portano soltanto la mia firma e ritengo sia da parte mia un assoluto dovere ringraziare chi, oltre al già citato Andrea Sarritzu, mi è stato accanto in questo viaggio verso l’ignoto. Vorrei quindi citare, in ordine rigorosamente casuale:
Simone Litterini, che con pazienza e abnegazione si è occupato degli aspetti tecnici del sito ed è prontamente intervenuto per risolvere ogni problema e malfunzionamento.
Vitalba Tanzarella, mia compagna di vita e mia fonte di ispirazione, che con il suo supporto, i suoi consigli (che forse avrei dovuto ascoltare più spesso) e i suoi articoli sporadici ma preziosi è stata per me una vera e propria colonna portante.
Alessandro Preite e Domenico D’Agostino, che accettando di salire a bordo in mare aperto e sgravandomi di parte del lavoro con i loro fantastici articoli mi hanno enormemente semplificato la vita oltre a innalzare la qualità e l’eterogeneità del sito.
Gli ex membri del vecchio forum di Mondoboxe con cui sono ancora in contatto: avidi e indefessi lettori dei nostri articoli che con i loro complimenti, ma anche con i loro giudizi critici ci hanno permesso di fare sempre meglio.
Come si evince dal titolo di questo pezzo però, non vi è da parte di Boxe Punch la benché minima intenzione di cullarsi sugli allori. Il meglio deve ancora venire: spinti dai successi di questo primo anno di vita, abbiamo il fermo proposito di raddoppiare la posta nella nostra seconda stagione. Nei prossimi dodici mesi contiamo infatti di arrivare ancora più lontano, aggiungendo nuovi autori in redazione, aumentando la platea dei lettori, ampliando la nostra community sui social, facendoci conoscere all’estero in maniera più diffusa e intervistando altri grandi nomi del pugilato italiano e mondiale.
Allacciate le cinture dunque, perché il secondo anno di Boxe Punch sarà ancora più scoppiettante del primo e vi regalerà, se sarete così gentili da restare al nostro fianco, un mare di sorprese!
A me preme sottolineare una cosa non detta sulla linea di Boxe punch: l’assoluta indipendenza e onestà intellettuale nel trattare il pugilato, che inevitabilmente porta a volte ad essere una impopolare voce fuori dal coro. Soprattutto nello scenario italiano, dove addetti ai lavori -anche i più blasonati- “tengono famiglia” e cedono spesso ad arruffare il popolo per qualche click in più. Continuate così, con la schiena dritta, perché e quello che serve per evolvere la cultura sportiva del nostro Paese.
Buon compleanno!