Questo fine settimana ricco di grande boxe avrà il suo culmine nella riunione targata PBC che andrà in scena sabato notte al Frost Bank Center di San Antonio. Tra i vari match di alto profilo che vi si alterneranno, abbiamo selezionato per la nostra consueta analisi settimanale quello tra il campione del mondo WBC dei superpiuma O’Shaquie Foster e il suo sfidante Stephen Fulton: una sfida affascinante che noi italiani dobbiamo seguire con particolare attenzione… Se il nostro Michael Magnesi dovesse infatti vincere l’eliminatoria del 31 gennaio contro Mark Magsayo, otterrebbe la chance di battersi proprio con il vincitore tra Foster e Fulton.
Foster e l’allergia all’attacco
Ci sono pugili che sanno solo avanzare e che vanno in grossa difficoltà quando sono costretti dalle circostanze a boxare in arretramento. Ce ne sono altri per cui vale l’esatto contrario: strepitosi nell’eludere gli attacchi altrui, pesci fuor d’acqua nel prendere l’iniziativa. O’Shaquie Foster appartiene al secondo gruppo: l’americano ha un talento naturale sopraffino nel disinnescare le armi offensive dei suoi dirimpettai, ma non è altrettanto scintillante quando è lui a dover alzare i ritmi e prendersi la scena.
I suoi due match contro il brasiliano Robson Conceicano sono stati abbastanza emblematici in questo senso. Nel primo confronto Foster adottò il suo stile preferito e annullò in maniera magistrale la boxe del suo avversario, vedendosi però negare la limpida vittoria da uno sconcertante verdetto della giuria. Nella rivincita Foster decise di cambiare pelle e di accettare gli scambi ravvicinati con maggior frequenza ma pur riuscendo a imporsi di strettissima misura non trasmise la consueta sensazione di avere il match sotto controllo.
La rinascita di Fulton
La devastante sconfitta subita per mano di Naoya Inoue in Giappone sembrava aver totalmente compromesso la carriera di Fulton portandogli via, oltre all’imbattibilità e alle cinture, anche quell’ingrediente che per un pugile conta più di ogni altro: la fiducia in sé stesso. Al ritorno sul ring, opposto all’americano di origini messicane Carlos Castro, Fulton è apparso spento e poco brillante, al punto da subire un knock down e da indurre molti osservatori a definire assai controverso il verdetto che gli ha conferito la vittoria.
Quando molti lo vedevano già sul viale del tramonto tuttavia, “Cool Boy” ha sfoderato una delle migliori performance della sua carriera, conquistando il Titolo Mondiale WBC dei pesi piuma contro il tenace Brandon Figueroa, facendosi beffe delle quote sfavorevoli degli allibratori. Una vera e propria rinascita che dato a Fulton così tanta carica da spingerlo a tentare la storica impresa di vincere un mondiale anche nei superpiuma.
Cosa succederà? La previsione di Boxe Punch!
Ci sono diversi modi per analizzare un match di boxe che deve ancora svolgersi, cercando di intuirne le possibili dinamiche. Uno di questi si basa sul confronto degli stili dei due pugili, un’operazione molto importante che può aiutarci a indovinare chi dei due verrà messo maggiormente a disagio dal modo di combattere dell’altro.
Seguendo questo approccio si può senz’altro affermare che Fulton abbia le caratteristiche adatte per creare a Foster più di un grattacapo. Cool Boy è infatti un pugile capace di imporre ritmi molto alti ai suoi combattimenti e a trascinare, quando necessario, i suoi avversari in una lotta ravvicinata davvero logorante.
Foster, che preferisce la lunga distanza, alla quale può far valere la sua scelta di tempo, la sua eleganza e il suo jab preciso e ordinato, potrebbe dunque manifestare delle difficoltà se invischiato in un combattimento caotico e intenso che lo costringa a muovere le braccia di continuo senza lasciargli il tempo necessario per riflettere.
Quello del confronto stilistico tuttavia non è l’unico aspetto che va tenuto in considerazione quando si tenta di prevedere il risultato di un incontro. Ci sono numerosi altri parametri ugualmente importanti che possono entrare in gioco e uno di questi è dato dalle caratteristiche fisiche dei due contendenti.
O’Shaquie Foster si è stabilizzato nella categoria dei superpiuma da diversi anni dopo aver militato per un po’ persino nei leggeri. Il suo fisico quindi è strutturalmente quello di un superpiuma ed è assai verosimile che da questo punto di vista possa avere un vantaggio di non poco conto nei confronti di Fulton, partito dai supergallo e apparso piuttosto minuto già al confronto dei pesi piuma che ha incontrato di recente.
Secondo me questa volta “Cool Boy” farà molta fatica nell’imporsi nel corpo a corpo e quando cercherà invece di boxare dalla lunga distanza, soffrirà il gap in altezza e in allungo. Credo che la grande determinazione dello sfidante lo porterà comunque a rendere il match incerto e avvincente in alcune fasi, ma mi aspetto che Foster, nell’arco delle dodici riprese, faccia valere la sua stazza e il suo talento, aggiudicandosi il favore dei giudici.
Prevedo quindi una vittoria di O’Shaquie Foster con margini di circa quattro punti sui cartellini.
