Pacquiao aperto a un rematch con Floyd: “Firmi il contratto e combatteremo”

A distanza di più di dieci anni dalla loro sfida, Manny Pacquiao e Floyd Mayweather Jr vengono ancora tirati per la giacchetta dai giornalisti per un ipotetico (ma alquanto improbabile) rematch. Durante la conferenza stampa successiva al suo pareggio contro Mario Barrios, è stato Pac Man a venir interpellato in proposito e il filippino non ha chiuso le porte all’eventualità di affrontare di nuovo il suo eterno rivale.

Come ci racconta Keith idec in un pezzo pubblicato su Ring Magazine, le parole di Pacquiao, rivolte al giornalista che gli aveva posto la fatidica domanda, sono state le seguenti:

“È difficile parlare di un pugile che si è già ritirato. Se esce dal ritiro, allora firmi il contratto e combatteremo. Combattiamo di nuovo, se vuole. Non ho alcun problema, adesso sono attivo e non scelgo i miei avversari. Li affronto tutti nella mia categoria di peso”.

L’incontro tra Mayweather e Pacquiao ebbe luogo il 2 maggio del 2015 e lasciò un senso di delusione nella maggior parte degli appassionati. L’intensità del combattimento infatti non fu esaltante e al netto di un paio di lodevoli acuti, il picchiatore filippino non riuscì a penetrare l’attenta difesa del rivale, che si impose meritatamente ai punti senza concedere troppo allo spettacolo.

Da allora il mondo del pugilato si divide tra chi ritiene che qualche anno prima il match avrebbe avuto uno svolgimento e un esito completamente diversi e chi invece pensa che lo stile di Mayweather avrebbe ingabbiato anche la miglior versione di Pacquiao.

Di certo è un peccato che due fuoriclasse di tale livello non si siano affrontati quand’erano entrambi all’apice della propria carriera; oltretutto per ben due volte l’accordo era parso vicinissimo, salvo poi sfumare in extremis. Nel 2010 fu il team di Pacquiao a far saltare il tavolo delle trattative, poiché il filippino non acconsentì allo speciale protocollo antidoping richiesto da Mayweather, affermando che un prelievo di sangue eseguito troppo a ridosso del match lo avrebbe debilitato. Nel 2012 invece fu Mayweather a tirarsi indietro, rifiutando sdegnosamente la pretesa di una suddivisione equa delle borse (50 – 50) avanzata da Pacquiao.

Oggi come oggi una rivincita avrebbe scarso significato sportivo. Mayweather si è ritirato dal pugilato professionistico da ben otto anni e nel frattempo ha disputato soltanto esibizioni, mentre Pacquiao, pur riuscendo a strappare un pareggio con il Campione del Mondo WBC dei pesi welter Mario Barrios, è parso un lontano parente del pugile che un tempo incantava le folle.

Vedremo se Mayweather si farà tentare dall’idea di un clamoroso ritorno tra le sedici corde.

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