Con in palio il titolo europeo EBU dei pesi piuma e la possibilità di avvicinarsi alla chance di battersi per il titolo mondiale WBC, Nathaniel Collins e Cristobal Lorente si sono dati battaglia ieri sera sul ring della Braehead Arena di Glasgow, Scozia, in una serata organizzata dalla Queensberry Promotions di Frank Warren.
E battaglia vera è stata, con i due a non risparmiarsi per tutto l’arco del match. Al termine delle 12 riprese i giudici hanno decretato un pari, con i seguenti cartellini: 115-113 per Collins, 115-113 per Lorente e 114-114. Un risultato che ha destato ben più di qualche perplessità, non solo nel pubblico ma anche negli stessi commentatori. E’ giudizio di chi scrive che Collins avrebbe meritato una vittoria, limpida sebbene con margini esigui.
Nella prima parte del match lo scozzese ha prevalso in modo vistoso, mentre i round assegnati al pugile spagnolo sono stati tendenzialmente caotici, frutto di scambi in cui i due hanno portato colpi sporchi e poco precisi. La volontà di Lorente di portare il match sulla bagarre dalla corta ha comunque generato round incerti.
Con un record immacolato, fatto di 17 vittorie e nessuna sconfitta (8 KO),lo scozzese Collins si presentava sul ring con i favori del pronostico. Dotato di ottima tecnica, Collins ha nel footwork e nella scelta di tempo i suoi punti di forza, caratteristiche che lo rendono difficilmente inquadrabile. Negli ultimi tre incontri aveva sconfitto Darwing Martinez, il nostro Francesco Grandelli, in un match difficile e intenso, e Lee McGregor, ottenendo così il titolo Silver WBC dei pesi piuma.
Cristobal Lorente, nativo di Barcellona, saliva sul ring come attuale detentore del titolo europeo, ottenuto per majority decision contro Mauro Forte. Vantava un record di 20 vittorie (8 KO) e due pareggi, di cui uno rimediato nell’ultimo match contro Ruben Gil. In comune con Collins, lo spagnolo ha ottenuto una vittoria ai punti contro Grandelli. Pugile dotato di un ottimo jab, rapido e incisivo, Lorente, è un outfighter abile a muoversi per il ring e a gestire la distanza a proprio piacimento, sfruttando i colpi in linea.
Al gong, Collins ha preso il centro del ring, con un Lorente attendista e decisamente cauto. Lo scozzese è partito forte, lavorando con combinazioni di due tre colpi, entrando e uscendo dalla misura con rapidità e tempismo.
Lo spagnolo nelle prime tre riprese è parso decisamente in difficoltà, non riuscendo a mettere anche solo un colpo significativo. Così, dalla 4a si è fatto più aggressivo, nel tentativo di togliere la distanza al rivale. Ma nonostante il maggior volume di colpi, Collins è apparso più efficace, soprattutto col montante, grazie ad un tempismo spiccato e ad una maggior velocità di braccia.
Dalla sesta Lorente ha cambiato completamente marcia e il match si è acceso in modo vertiginoso, con scambi veementi ed un volume di colpi altissimo. Round di difficilissima assegnazione, in cui ha probabilmente prevalso Lorente per volume ed impatto di alcuni colpi. Il cambio di passo è stato evidente: il jab dello spagnolo ha cominciato ad andare a segno con maggior frequenza, complice un po’ di stanchezza sopraggiunta nello scozzese, che è parso meno rapido a schivare e rientrare.
Tuttavia, dopo un paio di round in cui ha subito l’azione del rivale, Collins si è destato nuovamente nell’ottava ripresa, muovendosi per il ring e riuscendo spesso a prendere il tempo e rientrare con rapidi colpi singoli. Dopo un attimo di appannamento Lorente ha ripreso a farsi strada col jab, accorciando ogni volta nel tentativo di sporcare il match.
In netto svantaggio sui cartellini (o per lo meno tale deve essere sembrata la situazione all’angolo iberico), con la necessità di attaccare, lo spagnolo si è gettato in avanti con la chiara intenzione di aggredire Collins, arrivato ai championship round decisamente rallentato nei riflessi e molto meno mobile. Tuttavia, seppur impetuosa, l’azione di Lorente si è rivelata caotica e poco precisa, permettendo a Collins di andare a segno con colpi più precisi, soprattutto il gancio.
Al verdetto, la soddisfazione di Lorente per aver conservato la cintura contrastava in modo evidente con la frustrazione di Collins. I due si sono comunque detti disponibili ad un rematch.