Fight of the week: Denys Berinchyk vs Keyshawn Davis

DiMario Salomone

Feb 12, 2025 #WBO

Per la medaglia d’argento delle Olimpiadi di Tokyo si avvicina il momento della verità: questo venerdì Keyshawn Davis avrà l’opportunità di battersi per il titolo mondiale dei pesi leggeri contro il campione WBO di categoria, l’ucraino Denys Berinchyk. L’evento, organizzato dalla Top Rank di Bob Arum, andrà in scena al Madison Square Garden Theater di New York e oltre a Denys Berinchyk vs Keyshawn Davis offrirà al pubblico un ricco sottoclou contraddistinto dal ritorno sul ring del peso massimo Jared Anderson e dalla presenza, tra gli altri, dei prospect di talento Xander Zayas, Rohan Polanco e Abullah Mason.

Denys Berynchink: footwork, workrate e difesa

Quando un pugile non è stato dotato da madre natura di una potenza davvero significativa deve necessariamente compensare questa lacuna con altre doti per poter raggiungere i vertici del pugilato. Berinchyk rappresenta un esempio perfetto di questa tipologia di atleti: i suoi colpi non sono particolarmente esplosivi o letali, ma l’ucraino è riuscito ugualmente a mantenersi imbattuto in 19 match da professionista cingendosi la vita con una cintura mondiale. Lo ha fatto soprattutto grazie a tre qualità: footwork, workrate e difesa. Sul ring Berinchyk si muove senza sosta, attaccando da angoli inusuali, cambiando improvvisamente guardia e disorientando gli avversari con i suoi spostamenti repentini. Il suo ritmo, benché si avvicini a compiere 37 anni, è ancora piuttosto indiavolato, tanto che nel suo incontro con Navarrete, che gli valse il titolo, portò la bellezza di 732 colpi totali. Infine, la sua capacità di bloccare o deviare i fendenti con l’uso delle braccia e dei guantoni è decisamente sopra la media e contribuisce a renderlo un pugile difficile da inquadrare.

Keyshawn Davis: dalle perplessità all’entusiasmo in poco più di un anno

Dopo il combattimento sostenuto da Keyshawn Davis contro il connazionale Nahir Albright nell’ottobre del 2023, furono in parecchi a storcere il naso. Pur vincendo meritatamente in virtù di uno spirito di iniziativa nettamente superiore a quello del suo avversario, il prospect di Norfolk faticò a trovare le misure e fu mandato a vuoto molto spesso, oltre a incappare nelle riprese finali in qualche colpo di troppo. A rendere ancor più frustrante quella notte ci fu poi la positività alla marijuana che in virtù delle regole vigenti in Texas privò Davis della vittoria conquistata sul ring, tramutata in No Contest nelle statistiche ufficiali. Il ragazzo è riuscito tuttavia a rimettersi in carreggiata a tempo di record e in poco più di un anno il suo morale e le sue quotazioni si sono impennati grazie a tre eccellenti vittorie consecutive. L’ultimo trionfo in particolare è stato particolarmente impressionante: opposto al selvaggio picchiatore argentino Gustavo Lemos, che sette mesi prima aveva fatto vedere i sorci verdi a Richardson Hitchins nei superleggeri, Davis ha incantato la platea siglando un perentorio KO in soli due round: un bel biglietto da visita in vista del mondiale.

Denys Berinchyk vs Keyshawn Davis: che succederà? La previsione di Boxe Punch!

Senza voler togliere nulla agli incontestabili meriti di Davis, occorre ammettere che i suoi ultimi tre avversari erano contraddistinti da uno stile perfetto per permettergli di mettere in risalto le sue migliori qualità. Tanto l’ormai consumato José Pedraza, quanto i poco sofisticati Miguel Madueno e Gustavo Lemos infatti, si sono rivelati bersagli piuttosto statici, facili da bombardare a piacimento.

Contro Berinchyk invece, appare estremamente probabile che l’americano dovrà impegnarsi molto di più per mettere a segno i suoi colpi esplosivi, poiché l’ucraino non ti resta fermo davanti lasciandoti il tempo di caricare il destro e non ti assale frontalmente scoprendosi in maniera suicida.

Il campione del mondo cercherà come suo solito di macinare chilometri muovendosi in circolo, cambiando continuamente direzione e alternando spostamenti puramente difensivi a improvvise sortite in attacco. Per la prima volta dai tempi del match contro Albright dunque, il tempismo di Davis verrà messo seriamente alla prova.

L’americano dovrà ingegnarsi per riuscire a infliggere danni al suo esperto avversario e dovrà essere bravo a non farsi prendere dall’ansia o dalla frustrazione nel caso in cui per un certo numero di round le sue combinazioni dovessero essere vanificate dalla difesa e dalle movenze eccentriche di Berinchyk.

Tuttavia, se da un lato il pugile ucraino sembra avere le carte in regola per attutire gli assalti del suo giovane sfidante contenendo i danni, dall’altro capovolgere il fronte e produrre risultati offensivi abbastanza concreti ed efficaci da aggiudicarsi un numero rilevante di round sui cartellini potrebbe rivelarsi per lui assai più complicato.

Contro Navarrete, Berinchyk fu notevolmente agevolato dal fatto che il messicano è un pessimo colpitore d’incontro: quando viene attaccato tende ad assorbire l’onda d’urto per poi contrattaccare in un secondo momento. Colpire indietreggiando non fa decisamente parte del suo bagaglio tecnico. Davis al contrario possiede armi dissuasive ben più acuminate che venerdì renderanno rischioso e sfibrante per il campione dare vita alle sue caratteristiche raffiche di colpi.

Personalmente credo che lo sfidante americano dovrà guadagnarsi la pagnotta: mi aspetto un combattimento impegnativo, in cui l’esperienza, il mestiere e l’intelligenza tattica di Berinchyk potrebbero risultare indigeste a Davis in alcune fasi del combattimento facendolo apparire meno brillante del solito. L’americano dovrebbe tuttavia riuscire a far valere alla lunga la sua maggiore esplosività, il suo repertorio offensivo più vasto e la sua freschezza atletica, avvantaggiandosi nel punteggio.

Prevedo quindi una vittoria ai punti per decisione unanime di Keyshawn Davis al termine di un match che dovrebbe fornirgli un considerevole contributo esperienziale per il futuro della sua promettente carriera.

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