Sono passati appena due giorni dalla scioccante sconfitta di Anthony Joshua, avvenuta per mano di un superlativo Daniel Dubois davanti alla folla record del Wembley Stadium, e già fioccano i pareri di pugili, maestri, giornalisti e addetti ai lavori su ciò che AJ dovrebbe fare nel suo futuro dopo la dolorosa debacle. (Leggi qui il resoconto completo del match.)
Particolarmente interessante è l’opinione in proposito del celebre promoter Eddie Hearn, che naturalmente è implicato in prima persona nella gestione della carriera dell’ex campione olimpico inglese. Dopo che a caldo aveva ventilato la prospettiva di esercitare immediatamente la clausola contrattuale per imporre un rematch, il capo della Matchroom parrebbe aver cambiato idea a giudicare dalle sue ultime dichiarazioni rilasciate alla stampa. Questo il consiglio di Hearn a Joshua:
“Il mio consiglio è di non fare nulla fino al 21 dicembre, il giorno del rematch tra Oleksandr Ustk e Tyson Fury. Se Fury perderà, ciò potrebbe condurre a un grande match contro Joshua; se Fury vincerà, ciò potrebbe portare a una difesa volontaria contro Joshua. È tuttora di gran lunga il più grande combattimento che si possa organizzare nella categoria.”
La voglia iniziale di riscattare il brutto passo falso sembra dunque ora lasciare spazio a ragionamenti più prudenti e soprattutto più orientati a massimizzare i guadagni. Un derby tra Joshua e Fury riuscirebbe infatti sicuramente a suscitare ancora oggi un interesse mediatico senza precedenti, con potenziali incassi da capogiro.
Non mancano tuttavia voci autorevoli che in queste ore stanno invitando caldamente AJ a considerare l’ipotesi del ritiro. Tra i vari volti noti che si sono espressi in questo senso ricordiamo gli ex campioni del mondo Naseem Hamed e Barry McGuigan, entrambi convinti che l’atleta di Watford non sia più in grado di incassare e rischi seri danni alla salute continuando a boxare.
Vedremo se il consiglio di Hearn a Joshua verrà ascoltato o se il pugile preferirà seguire una strada differente rispetto a quella suggerita dal suo storico promoter.