Deontay Wilder tornerà sul ring il 27 giugno nell’ambito di una riunione organizzata dalla Global Combat Collective (GCC). Il Bronze Bomber, il cui ultimo incontro ufficiale è stato quello dello scorso giugno, in cui fu messo brutalmente KO dal cinese Zhilei Zhang, non ha dunque ancora intenzione di appendere i guantoni al chiodo nonostante i 39 anni di età e le ultime deludenti performance.
A fronteggiare l’americano sul ring della Charles Koch Arena di Wichita (Kansas), ci sarà il suo connazionale Tyrrell Anthony Herndon, che da professionista ha totalizzato fino a oggi un record di 24 vittorie e 5 sconfitte. Si tratta di un rientro piuttosto morbido poiché Herndon ha sempre perso quando ha provato ad alzare il livello della competizione.
Moltissimi tra appassionati ed esperti consiglierebbero a Wilder di lasciar perdere le sue ambizioni di tornare ai vertici del pugilato e di accettare l’amara verità di non essere più il pugile di una volta. Tanto contro Joseph Parker quanto contro Zhilei Zhang infatti, il Bronze Bomber è parso l’ombra di sé stesso, insicuro e goffo nelle movenze, del tutto incapace di azionare il suo famoso destro micidiale.
Esiste tuttavia anche un’altra scuola di pensiero secondo cui Wilder sarebbe in realtà lo stesso pugile di sempre. Secondo gli esponenti di tale teoria le nette sconfitte che l’americano ha subito di recente sarebbero state causate esclusivamente dal livello dei suoi avversari, più alto rispetto a quello dei pugili che Wilder era abituato a mettere KO.
Occorre comunque sottolineare che gli atleti le cui fortune sono basate in gran parte sulla loro esplosività e reattività muscolare piuttosto che sulla loro tecnica, tendono ad avere un apice piuttosto breve. Non c’è quindi da sorprendersi se il Bronze Bomber, che ha sempre evidenziato lacune molto consistenti dal punto di vista tecnico, non sia riuscito a mantenersi altamente competitivo fino ai quarant’anni.
Sia come sia, il pugile di Tuscaloosa non sembra voler sentire ragioni. Ha attribuito i suoi ultimi insuccessi a una presunta frattura al braccio di cui non era a conoscenza e vuole provare a guadagnarsi un’ultima grande chance tra le sedici corde.
Il promoter dell’evento Nelson Lopez sta cercando naturalmente di amplificare l’importanza della sfida, soprannominata “Legacy Reloaded”. Queste le sue parole a riguardo:
“Deontay Wilder è uno dei pugili più elettrizzanti che questo sport abbia mai visto, e il suo ritorno sarà a dir poco leggendario. Legacy Reloaded è la storia che si sta scrivendo, e porteremo i fan in prima fila per ogni colpo, ogni momento e ogni knockout.”
Parole altisonanti per quello che in verità si preannuncia come un evento non particolarmente attraente per i fan vista l’inconsistenza dell’avversario di Wilder. Nondimeno, potremo forse assistere a uno dei suoi ultimi prodigiosi KO.