Questa settimana per selezionare l’incontro più interessante da analizzare per la mia rubrica “Fight of the week” ho avuto davvero l’imbarazzo della scelta. Tutti e quattro i mondiali che si disputeranno sabato sera a Riyadh in occasione della riunione denominata “The Ring IV” sono infatti meritevoli di grande attenzione, visto il livello estremamente alto dei protagonisti coinvolti. La sfida valida per il Titolo Mondiale WBO dei pesi welter tra il campione Brian Norman Jr e lo sfidante Devin Haney è però quella dal pronostico più incerto e dai risvolti tecnici e tattici più stuzzicanti: proviamo dunque a ipotizzare cosa ci aspetta!
Due motivi per cui potrebbe vincere Norman
Dai 22 ai 25 anni tutto può cambiare
Molti di quelli che pronosticano una vittoria di Haney, invitano a non soffermarsi unicamente sulle recenti impressionanti vittorie di Brian Norman, ma ad allargare il raggio di osservazione ai suoi incontri precedenti. Nel 2023 in particolare il pugile americano ottenne tre vittorie consecutive ai punti contro avversari non trascendentali, senza generare grossi entusiasmi.
Occorre però sottolineare che in giovane età un pugile può rendersi protagonista di importanti salti di qualità, anche da un anno all’altro. Non bisogna quindi dare per scontato che il Norman di oggi sia lo stesso pugile che a 22 anni si mostrava ancora incompleto e lacunoso. L’americano potrebbe aver trovato soltanto in seguito la chiave giusta per sfruttare al meglio le sue qualità tecniche e fisiche.
Potenza da un lato, fragilità dall’altro
Devin Haney ha diverse qualità di spicco, ma nemmeno i suoi ammiratori più entusiasti inserirebbero la mascella e la potenza tra i suoi principali punti di forza. L’assenza di armi offensive sufficientemente dissuasive e la fragilità mostrata in alcune circostanze potrebbero rivelarsi fatali ora che “The Dream” effettuerà il secondo salto di categoria di peso della sua carriera.
Norman è un pugile potente, come evidenziato dalla sua percentuale di vittorie per KO (superiore al 78%) ed è un vero peso welter, per quanto di stazza non eccessivamente corpulenta rispetto alla media della categoria. Non si può quindi escludere che in caso di necessità possa scaraventarsi su Haney e costringerlo a una logorante guerra ravvicinata, facendo così valere la propria superiore fisicità.
Due motivi per cui potrebbe vincere Haney
L’importanza cruciale del footwork
Nei suoi ultimi tre combattimenti, Brian Norman ha fatto faville. Tanto Giovani Santillan, quanto Derrick Cuevas, quanto Jin Sasaki sono stati completamente distrutti dal pugile americano, subendo dei KO molto pesanti. Questi tre avversari tuttavia hanno in comune il fatto di sfruttare pochissimo le gambe, battagliando dalla corta distanza e offrendo comodo bersaglio.
Quando in passato si è trovato costretto ad assumere l’iniziativa e “inseguire” i suoi avversari non trovandoseli fermi davanti, Norman è parso molto meno a suo agio e molto meno devastante. Un episodio in particolare merita di essere segnalato: nel marzo del 2024, alla fine del primo round del suo match contro Janelson Figueroa, mentre provava a chiudere il rivale contro le corde, l’americano si trovò mal posizionato, con i piedi praticamente paralleli, subendo un atterramento pesantissimo e venendo salvato dalla campana.
La lezione appresa contro Garcia
Alcuni pensano che Haney sia uscito ridimensionato dal suo match contro Ryan Garcia, nonostante il risultato di quella sfida sia stato tramutato in no-contest in virtù della positività all’ostarina del vincitore originario. L’ex campione del mondo dei leggeri e dei superleggeri in effetti finì al tappeto per ben tre volte, ma dalle grandi difficoltà incontrate quella sera potrebbe aver appreso una lezione preziosa.
Opposto a un pugile molto pericoloso, che per di più aveva barato due volte, dopandosi e non rispettando i limiti di peso pattuiti, Haney adottò una strategia suicida, avanzando e aggredendo il rivale per buona parte del combattimento, per poi pagarne le conseguenze. Quando boxa con prudenza “The Dream” annoia e spazientisce gli appassionati più esigenti, ma è certamente assai più difficile da mettere sotto scacco…
Cosa succederà? La previsione di Boxe Punch
A giudicare dal suo ultimo match, vinto tra gli sbadigli del pubblico contro Jose Ramirez, Devin Haney sembra fermamente intenzionato a non lasciarsi mai più condizionare dalle richieste di spettacolo degli appassionati. L’americano sembra aver compreso di dover minimizzare i rischi ed è assai probabile che contro un picchiatore temibile come Norman cercherà di girare al largo.
Il match ha quindi concrete possibilità di tramutarsi in una sorta di inseguimento, o per usare un paragone molto caro al potente funzionario saudita Turki Alalshikh, in una riedizione pugilistica del cartone animato Tom & Jerry.
Assai meno scontato è stabilire chi si avvantaggerà in questo scenario tra “l’inseguitore” e “il fuggitivo”. Ciò dipenderà infatti dalle risposte ad alcuni interrogativi di non semplice lettura, due dei quali appaiono particolarmente impattanti. Riuscirà Norman a intimidire, scuotere e destabilizzare Haney anche con colpi veloci o per farlo dovrà caricare al massimo i suoi fendenti? Riuscirà Haney a resistere alla tentazione di fare l’eroe attenendosi al suo piano tattico, incurante della volontà di Alalshikh e dei fan di assistere a uno spettacolo emozionante?
Come avrete capito dalla prima parte di questo articolo, siamo di fronte a un vero e proprio groviglio di incognite, motivo per cui personalmente ritengo questo incontro il classico match “da tripla”, aperto a ogni risultato. Esiti diametralmente opposti, da un brutale KO in favore di Norman a una vera e propria lezione di boxe da parte di Haney, rientrano tutti tra le dinamiche plausibili e l’unica cosa che possiamo affermare con assoluta certezza è che al termine di questo incontro avremo appreso molto di più sul valore assoluto di questi due pugili.
Naturalmente, nonostante la grande incertezza, non mi tirerò indietro dall’esprimere una previsione. Personalmente ho il presentimento che Devin Haney, nonostante gli evidenti rischi che questa prova porta con sé, riuscirà a spuntarla. Credo che The Dream, con una condotta accorta, farà emergere le difficoltà di Norman nell’inquadrare un bersaglio in costante movimento e che si aggiudicherà un sufficiente numero di round punzecchiando il rivale col suo jab e disorientandolo coi suoi cambi di direzione.
Presto o tardi Norman tenterà di trascinare lo sfidante nella bagarre e non mi stupirebbe se nell’arco delle dodici riprese riuscisse a dar vita a qualche momento drammatico. Credo però che l’americano abbia abbastanza carattere da superare un eventuale momento critico ristabilendo il controllo.
Prevedo quindi una vittoria ai punti di Devin Haney per decisione unanime in un match per larga parte poco entusiasmante, ma con qualche momento di grande tensione.
