Ennis domina Stanionis e lo costringe al ritiro dopo sei round a senso unico

DiMario Salomone

Apr 13, 2025 #Ennis, #IBF, #WBA

In vista del main event della riunione organizzata dalla Matchroom Boxing di Eddie Hearn alla Boardwalk Hall di Atlantic City, il pubblico chiedeva a Jaron Ennis una performance superlativa, capace di spazzare via le critiche che gli erano piovute addosso in seguito al suo ultimo match. Ebbene, l’americano ha risposto presente. Gli spettatori hanno infatti assistito a un autentico dominio di “Boots” che ha riunificato i titoli mondiali IBF e WBA dei pesi welter costringendo al ritiro il lituano Eimantas Stanionis dopo sei round a senso unico, conditi da un atterramento.

Stanionis ha approcciato l’incontro senza timori reverenziali, cercando di mettere subito grande pressione al rivale col suo caratteristico incedere in guardia chiusa mentre Ennis si affidava a un enorme quantitativo di jab di sbarramento alternandoli occasionalmente con violenti montanti alla figura.

Benché l’atleta lituano apparisse determinato a sicuro di sé, la differenza di rapidità e di fantasia è risultata lampante sin dai primi minuti del combattimento. Ennis cambiava frequentemente guardia con disinvoltura, mutava combinazioni e angoli d’attacco e reagiva con la prontezza e gli automatismi di un computer quando l’avversario si arrischiava a far partire i suoi colpi.

Emblematica è stata la dinamica del terzo round, in cui Stanionis ha trovato il varco per mettere a segno qualche destro di pregevole fattura mentre Boots era in guardia mancina. L’americano ha però chiuso la ripresa da campione cambiando marcia e facendo valere la sua fisicità dirompente tanto da far arretrare il roccioso fighter lituano.

Il pugile di Philadelphia ha progressivamente assunto il totale controllo delle operazioni e nel quarto round ha iniziato a giocare anche con il pubblico, concedendosi un piccolo show fatto di gesti e movenze provocatorie mentre maramaldeggiava su uno Stanionis confuso, privo di soluzioni e di contromisure.

Il lituano ha dato il tutto per tutto nella quinta ripresa scaraventandosi in attacco e dando vita al meglio del suo repertorio, ma ancora una volta, dopo aver assorbito la sfuriata senza riportare conseguenze, è stato Ennis a dominare l’ultimo minuto del round, facendo anche sanguinare il rivale dal naso con i suoi montanti.

Proprio il montante è stato il colpo risolutivo che ha caratterizzato l’intera sesta ripresa. Boots si è nuovamente messo in guardia mancina e ha iniziato a riversare sul suo avversario un’autentica pioggia di colpi, con i montanti sinistri che perforavano regolarmente la guardia di Stanionis, raggiunto spesso e volentieri anche al bersaglio grosso.

L’accumulo dei colpi ha infine costretto il lituano a inginocchiarsi e ad ascoltare il conteggio arbitrale. Il campione WBA si è rialzato in tempo ed è riuscito ad arrivare alla fine del round, ma il suo angolo ha saggiamente deciso di porre fine alla contesa, divenuta ormai completamente squilibrata.

Prova superata dunque a pieni voti da parte di Jaron Ennis, che contro un pugile solido e agguerrito è tornato a mostrare al mondo la sua classe sconfinata. L’americano ha evidenziato oltretutto grande serenità nel non cercare ossessivamente il KO come aveva fatto talvolta in passato, boxando invece con naturalezza e caricando i colpi soltanto quando intravedeva il varco giusto.

Anche la sua difesa, che spesso è stata oggetto di critiche e perplessità, è parsa stavolta più attenta ed efficace del solito: diversi dei migliori colpi messi a segno da Stanionis sono stati infatti parzialmente ammortizzati da Boots grazie al movimento della testa e del tronco che gli consentiva di minimizzare il danno e rispondere prontamente.

Ci si aspettava qualcosa di più da parte di Eimantas Stanionis, che in passato aveva dato la sensazione di poter assorbire una notevole potenza di fuoco battagliando testa a testa contro l’arrembante picchiatore russo Radzhab Butaev. Stavolta però il lituano si è trovato di fronte a una montagna troppo alta da scalare e ha dimostrato, suo malgrado, che un ottimo pugile non può competere con un fuoriclasse.

Sarà ora interessante scoprire se Jaron Ennis vorrà continuare il processo di riunificazione dei titoli mondiali nei pesi welter lanciando la sfida ai due rimanenti campioni Brian Norman Jr (WBO) e Mario Barrios (WBC) o se preferirà salire di categoria per misurarsi con i terribili avversari presenti nelle 154 libbre. Qualunque cosa decida di fare, chiunque ami il pugilato farà bene a non perdersi i suoi prossimi match, perché quando sale sul ring, il pugile di Philadelhia regala sempre spettacolo.

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