Tutto lascia pensare che il match tra figli d’arte Chris Eubank Jr vs Conor Benn sarà un grande successo dal punto di vista economico. Le aspettative per l’incontro, previsto per il 26 aprile del 2025 al Tottenham Hotspur Stadium, nel Regno Unito, sono già alle stelle, alimentate in questi giorni dal clamoroso gesto di Eubank che durante un face to face ha rifilato un ceffone al rivale, rompendogli un uovo sulla faccia. Tutto ciò non è in contraddizione col fatto che si tratta, a tutti gli effetti, di un match assolutamente mediocre, quantomeno in rapporto ai massimi livelli del pugilato mondiale.
Se l’attenzione mediatica generata da un combattimento di boxe fosse sempre direttamente proporzionale al suo valore qualitativo, dovremmo dedurre che il chiacchieratissimo confronto tra Jake Paul e Mike Tyson, andato in scena lo scorso novembre all’AT&T Stadium di Arlington, sia stato un incontro straordinario.
E invece abbiamo assistito a un 58enne col ginocchio fasciato che ha finito il fiato dopo un round e mezzo per poi restare impalato a centro ring mentre un mediocrissimo peso cruiser gli girava goffamente intorno, rifilandogli qualche buffetto ogni tanto. Chi cerca di convincervi che un match di pugilato sia di alto livello sulla base dei biglietti venduti e dei numeri delle pay-per-view, o è in malafede o è un imbecille.
Se Chris e Conor avessero cognomi diversi e se tra i loro padri non fosse intercorsa una delle rivalità più coinvolgenti e sentite della storia del pugilato britannico, con ogni probabilità il combattimento su cui verte quest’articolo non si sarebbe mai disputato, o tutt’al più sarebbe finito nel sottoclou di qualche sfida più prestigiosa, senza dar luogo a titoloni sui giornali e attese febbrili.
I motivi per cui sostengo questa tesi sono molteplici e tutti piuttosto banali. Tanto per cominciare, la carriera di Chris Eubank Jr, dopo una prima fase in cui il ragazzo sembrava davvero motivato a puntare ai vertici dello sport, galleggia da anni in un limbo fatto di incontri insignificanti. Il tutto reso ancor più desolante dal terribile KO subito due anni fa per mano dell’ex superwelter Liam Smith.
Il recente passato di Conor Benn è stato a sua volta tutt’altro che esaltante. Il figlio del leggendario Dark Destroyer ha infatti fallito due test antidoping nel 2022 risultando positivo al clomifene, una sostanza vietata che può aumentare i livelli di testosterone, e da allora ha ingaggiato una battaglia legale per sfuggire alla squalifica.
Nei due combattimenti disputati dopo il “fattaccio”, Benn non è parso lo stesso schiacciasassi che aveva annientato Chris Algieri e Chris van Heerden in precedenza. Pur battendo nettamente Rodolfo Orozco e Peter Dobson, l’inglese non ha esibito la consueta esplosività e molti sospettano che ciò sia legato all’aver interrotto l’assunzione di sostanze dopanti.
Agli aspetti fin qui esaminati va poi aggiunta la questione del peso dei due pugili. Chris Eubank Jr ha disputato la prima parte della sua carriera nei supermedi, per poi scendere di categoria a partire dal 2019. Benn invece ha militato per sei anni nei pesi welter prima di affacciarsi al limite delle 154 libbre in occasione dei suoi ultimi due combattimenti. Appare dunque piuttosto scontato che Chris avrà dalla sua un vantaggio di stazza e di fisicità.
Un ulteriore elemento di perplessità è dato poi dalla clausola di reidratazione che impedirà a Eubank di incrementare di più di 10 libbre il proprio peso tra la pesatura ufficiale e il giorno del combattimento. Tali clausole, com’è noto, vengono poste in nome di una presunta maggiore equità, ma spesso sono richieste dal pugile strutturalmente più piccolo nella speranza che il suo avversario salga sul ring debilitato.
L’ipotesi che Eubank possa risentire dei sacrifici fatti per rispettare gli accordi, fornendo di conseguenza una prestazione scialba, getta dunque un’ulteriore ombra, semmai ce ne fosse bisogno, sull’interesse sportivo per questo evento tanto reclamizzato.
Cosa resta dunque tra i motivi validi per attendere la sfida che avrà luogo a Tottenham con più trepidazione di quella che riserviamo a un qualsiasi incontro di boxe di seconda fascia? Praticamente nulla al netto di uova, schiaffi e parole roboanti. Anzi, a pensarci bene una cosa resta: l’accostamento magico tra quei due cognomi, Eubank e Benn, che ha reso grande il pugilato britannico nella prima metà degli anni ’90.
Se è questo che vi fa salire l’adrenalina tuttavia, vi do un consiglio: lasciate perdere la brutta copia di quello spettacolo e godetevi l’originale. Accomodatevi in poltrona, collegatevi a YouTube, e in maniera del tutto gratuita gustatevi ogni dettaglio delle due memorabili battaglie a cui Chris Eubank Sr e Nigel Benn diedero vita più di 30 anni fa. Pur sapendo il risultato in anticipo, ne trarrete molto più godimento di quello che vi attende il prossimo 26 aprile.