Ne manca soltanto uno. Un ultimo incontro e poi, salvo ripensamenti, Oleksandr Usyk appenderà i guantoni al chiodo e lascerà che gli storici del pugilato pesino il suo palmares e stabiliscano la sua collocazione tra i grandi esponenti di ogni epoca del nostro amato sport. A chi verrà data l’ambitissima occasione? E quante probabilità esistono che l’ucraino, proprio a ridosso del ritiro, possa commettere un clamoroso passo falso? In questo pezzo esaminerò le chance di siglare un incredibile upset da parte di dieci possibili sfidanti, stimate naturalmente sulla base delle mie personali (e contestabilissime) opinioni.
Nota dell’autore: Indipendentemente dalle idee che esprimerò in questo pezzo sulle probabilità di vittoria dei vari pugili presi in esame, sono fermamente convinto del fatto che il pugile a cui dovrebbe essere concessa quest’opportunità sia il neozelandese Joseph Parker. I regolamenti internazionali e i meriti sportivi puntano entrambi nella sua direzione e mi auguro di cuore che per una volta i principi di etica e giustizia prevalgano sulle ragioni del business.
Deontay Wilder
La miglior versione del Bronze Bomber avrebbe avuto quantomeno la chance, per quanto remota, di imbroccare il destro vincente. Quella attuale, francamente, non può nemmeno sperare di pescare il jolly. Il Wilder visto negli ultimi match non è soltanto più lento e più fragile rispetto ai suoi anni d’oro, ma sembra anche aver smarrito gran parte della potenza brutale che lo ha reso famoso. Oggi come oggi le sue possibilità di battere Usyk risiederebbero esclusivamente in un infortunio del pugile ucraino.
Probabilità di vittoria: 2%
Andy Ruiz Jr
C’è una strana teoria che circola sul web, alimentata per lo più da utenti privi di particolari referenze sui social, secondo cui Ruiz avrebbe le caratteristiche giuste per mettere Usyk in grossa difficoltà. Personalmente la vedo all’opposto: credo che il messicano, col suo passo cadenzato, le sue pause prolungate e i suoi ritmi soporiferi sarebbe stato facilmente dominato dal fuoriclasse ucraino persino il giorno in cui mise KO Anthony Joshua lasciando il mondo sotto shock. Oggi oltretutto il “Destroyer” dà l’impressione di essere un ex pugile; impossibile dunque dargli concrete chance di successo.
Probabilità di vittoria: 5%
Martin Bakole
Il pugile congolese, a suo dire, ha messo tutti KO, compresi Oleksandr Usyk e Daniel Dubois, fermati con le maniere forti durante le rispettive sedute di sparring stando ai suoi racconti. Se però le parole se le porta via il vento, i fatti sono sotto gli occhi di tutti e non depongono a favore delle chance di Bakole di issarsi sul trono dei massimi. Nel suo ultimo match il picchiatore africano ha ottenuto un dubbio pareggio contro il non irresistibile Efe Ajagba: Usyk, che appare tre volte più veloce, rischierebbe di perdere soltanto se si fratturasse le mani a furia di colpirlo.
Probabilità di vittoria: 8%
Anthony Joshua
L’ex campione del mondo è un pugile qualitativamente superiore a diversi suoi colleghi a cui in questa lista abbiamo attribuito maggiori probabilità di successo. Per stimare le chance di vittoria di un pugile occorre però tener conto anche delle sue motivazioni e del suo status mentale. Dopo la devastante sconfitta subita contro Dubois è difficile immaginare che Joshua possa salire sul ring contro un pugile che lo ha già battuto due volte senza essere già rassegnato a una nuova debacle. E un pugile rassegnato non può fare miracoli.
Probabilità di vittoria: 10%
Fabio Wardley
Il peso massimo inglese ha alcune similitudini con il primo pugile di questa lista, quel Deontay Wilder che ormai non dispone più della sua arma letale. Wardley il suo missile terra-aria ce l’ha ancora in funzione, come ha dimostrato meno di due mesi fa, quando ha polverizzato Justin Huni al decimo round di un match che stava perdendo nettamente. La differenza di tecnica, footwork, difesa, tempismo, uso del jab ed esperienza ai massimi livelli è però troppo ampia in favore di Usyk affinché Wardley possa nutrire grandi speranze di mettere a segno il colpo vincente.
Probabilità di vittoria: 12%
Agit Kabayel
Molti pensano che Usyk soffra in maniera particolare i colpi al corpo. Io non ne sono così convinto. Credo che il famoso montante subito nel primo match contro Dubois fosse irregolare. Credo anche che il colpo alla figura di Murat Gassiev che lo mise in apprensione ai tempi in cui era un peso cruiser avrebbe potuto stendere un gorilla e che quindi averlo assorbito senza capitolare sia stato un segno di forza più che di debolezza. Se però c’è un pugile con i mezzi giusti per esplorare questo presunto tallone d’Achille, questo è proprio Kabayel. Quanto accaduto due settimane fa a Wembley tuttavia lascia pensare che il pugile tedesco farebbe molta fatica a esercitare la sua consueta pressione…
Probabilità di vittoria: 15%
Joseph Parker
Se in un match contro Usyk, Parker decidesse di adottare una strategia d’attacco, andrebbe a vuoto per dodici round. Qualora ottenesse l’agognata chance, farebbe meglio a lasciare all’ucraino la prima mossa, cercando di freddarlo con un colpo d’incontro simile ai montanti che hanno messo in crisi Chisora o all’overhand che ha abbattuto Bakole. Usyk però non avanza frontalmente parando i colpi con la faccia come i due pugili appena citati e il deficit di Parker in termini di work rate e imprevedibilità alla lunga si rivelerebbero probabilmente decisivi. Nondimeno, l’entusiasmo derivante dai recenti successi e la sapiente guida tecnica di Andy Lee inducono a non dare il pugile neozelandese per spacciato.
Probabilità di vittoria: 18%
Tyson Fury
So che la maggioranza degli esperti internazionali, in occasione dell’attesissimo rematch tra Usyk e Fury, ha visto vincere l’ucraino con margini tutto sommato contenuti, ma personalmente non ho assegnato all’inglese più di due round (primo e quinto). Credo che Usyk ormai abbia completamente decifrato la boxe del Gipsy King e che quest’ultimo non abbia più armi a disposizione per sperare di sorprenderlo. Dato che però Tyson Fury ha realizzato l’impossibile più di una volta, sia nella vita che sul ring, dato che ne sa una più del diavolo e dato che nel primo match andò a un soffio dal successo (perlomeno sui cartellini ufficiali), trovo giusto assegnargli una chance su cinque di far saltare il banco.
Probabilità di vittoria: 20%
Moses Itauma
Lo confesso: quando ho visto per la prima volta i video degli incontri di questo vent’enne di belle speranze sono rimasto folgorato. La sua velocità di braccia, la sua fluidità dei movimenti, la sua impressionante abilità nel colpire d’incontro con la reattività di un serpente a sonagli sono merce rarissima nella categoria dei massimi e il fatto che tali doti vengano messe in mostra da un pugile così giovane le rendono ancor più rimarchevoli. Naturalmente il gap di esperienza con Usyk sarebbe talmente vasto da rendere una vittoria di Itauma un upset clamoroso, ma l’estrema esplosività dei suoi fendenti, unita alla sua guardia mancina, con cui Usyk non ha a che fare dal 2016, mi inducono a preferirlo, in termini di probabilità di successo, a pugili più esperti e blasonati.
Probabilità di vittoria: 22%
Jai Opetaia
Opetaia condivide con Itauma il colpo singolo da KO, con cui ha già spento le lampadine a diversi avversari, e l’impostazione mancina, che unita a un’ottima varietà di colpi lo rende un pugile poco prevedibile. A differenza del prospect inglese però, il peso cruiser australiano ha già sperimento i palcoscenici più prestigiosi e si è già trovato a superare momenti di grande difficoltà, il che potrebbe aiutarlo nella mastodontica impresa di spodestare l’imperatore dei massimi.
La differenza di stazza a mio avviso non sarebbe un fattore cruciale. Senza dover tagliare il peso, Opetaia si presenterebbe senz’altro più pesante del solito e affronterebbe un massimo “piccolo” rispetto agli standard odierni. Paradossalmente, essere più leggero potrebbe persino costituire un vantaggio per l’australiano poiché Usyk, che a 38 anni non può essere al picco del suo rendimento atletico, è ormai abituato ad affrontare rivali più statici e macchinosi. Trovarsi improvvisamente di fronte un pugile rapido e scattante potrebbe quindi destabilizzarlo.
Non fraintendetemi: sono ben consapevole del fatto che Opetaia abbia ancora tanta strada da fare per affermarsi come un top assoluto. Io stesso ho scritto un editoriale invitando alla cautela quelli che lodano oltremisura le doti del pugile australiano (clicca qui per leggere il pezzo). Tuttavia, se proprio dovessi indicare, pistola alla testa, un pugile da mettere di fronte a Oleksandr Usyk affinché il match sia il meno scontato possibile, sceglierei Opetaia. Non penso affatto che vincerebbe, ma lo vedrei meno spacciato rispetto agli altri.
Probabilità di vittoria: 25%