Un match equilibrato non è un furto! 10 verdetti infamati ingiustamente

Tra chi segue il pugilato è purtroppo molto diffuso un terribile difetto: quello di considerare il proprio metro di giudizio una sorta di verità universale. Ecco che quindi, al termine di ogni incontro molto equilibrato, chi ha visto vincere lo sconfitto grida al furto, al complotto e alla corruzione. Lo abbiamo visto di recente a valle dei due bellissimi derby tra Artur Beterbiev e Dmitrii Bivol, seguiti dalle polemiche pretestuose di chi non è stato in grado di accettare la sconfitta del proprio beniamino. Servirebbe più moderazione e più elasticità mentale, perché la valutazione di un round di pugilato presenta un certo margine di soggettività. Ecco a voi 10 verdetti che secondo chi vi scrive vengono infamati ingiustamente!

Gennady Golovkin vs Saul Alvarez 2 (Alvarez vince per Majority Decision)

L’aspetto davvero fastidioso e biasimevole dei cartellini ufficiali di questo match fu la scelta dei giudici Dave Moretti e Steve Weisfield di assegnare a Canelo l’ultima ripresa, chiaramente favorevole a Golovkin. Tuttavia, una valutazione obiettiva del combattimento, visto nel suo complesso, non consente di gridare allo scandalo. L’equilibrio fu tangibile: Golovkin vinse chiaramente i round 4,9,10,11 e 12, Canelo si aggiudicò i round 2, 3, 6, 7 e 8, mentre i round 1 e 5 furono di difficile interpretazione Una vittoria di strettissima misura per l’uno o per l’altro ci poteva stare.

Mio personale cartellino: 114 – 114

Kid Gavilan vs Billy Graham 3 (Gavilan vince per Split Decision)

Questo verdetto è passato alla storia come uno dei più controversi di sempre, ma la sensazione di chi vi scrive è che ciò sia accaduto soprattutto in virtù della confessione in punto di morte del giudice Arthur Schwartz, che affermò di aver premiato Gavilan soltanto perché intimidito dalle minacce del suo entourage. Il video del combattimento però ci permette di osservare che Graham fu estremamente passivo nella prima metà del match, lasciando troppi punti per strada. La sua veemente reazione nel finale potrebbe dunque non essere stata sufficiente a conquistare la vittoria.

Mio personale cartellino: 143 – 142 per Kid Gavilan.

Devin Haney vs Vasyl Lomachenko (Haney vince per Unanimous Decision)

Nella memoria del pubblico spesso rimangono impressi soltanto i round più emozionanti e non c’è dubbio sul fatto che Loma, scuotendo il suo avversario nel decimo e nell’undicesimo round, abbia lasciato un ricordo più vivido in chi ha seguito il match in diretta. Haney tuttavia si rese protagonista nel corso del combattimento di un lavoro al corpo meno appariscente che non deve essere ignorato, oltre a vincere, meritatamente, l’ultimo round su tutti i cartellini. Diverse riprese furono difficilissime da giudicare ed è senz’altro rispettabile il punto di vista di chi vide vincere Lomachenko, ma i furti sono un’altra cosa.

Mio personale cartellino: 115 – 113 per Devin Haney

Eder Jofre vs Fighting Harada (Harada vince per Split Decision)

Il fuoriclasse brasiliano Jofre, uno dei migliori pesi gallo di tutti i tempi, è rimasto convinto fino alla morte di essere stato vittima di un’ingiustizia il giorno in cui il giapponese Harada gli tolse il titolo mondiale a Nagoya, nel 1965. In verità lo sfidante, pur essendo complessivamente meno talentuoso rispetto all’indimenticabile “Galo De Ouro”, aveva uno stile a lui assai indigesto e riuscì a disinnescarne i punti di forza con la sua incredibile reattività e le sue velocissime serie a due mani. Fu una battaglia sul filo di lana e il vincitore non rubò niente.

Mio personale cartellino: 143 – 142 per Fighting Harada

Sugar Ray Leonard vs Thomas Hearns 2 (Pareggio)

A dare forza alla tesi di chi sostiene che questo combattimento fu un furto contribuì senz’altro l’ammissione di Sugar che, dimostrando enorme sportività, dichiarò che lui ed Hearns erano a suo avviso sull’1 a 1. A giudizio di chi vi scrive tuttavia l’esito di quell’a sfida ‘incontro non fu così limpido e chiaro come sostengono in tanti. Alcuni round furono assai dubbi (talvolta Hearns dominava la prima metà e Leonard rimontava alla grande nella seconda) e un paio di riprese potrebbero tranquillamente essere assegnate a Sugar per 10 a 8 anche in assenza di atterramenti. Non è così strano dunque che la rivista The Ring all’epoca si trovò d’accordo sulla parità.

Mio personale cartellino: 113 – 112 per Thomas Hearns

Larry Holmes vs Tim Witherspoon (Holmes vince per Split Decision)

Holmes non fu un campione molto amato durante il suo lungo e glorioso regno mondiale. E così quando gli capitava di vincere in maniera meno dominante del solito erano in tanti a contestare ferocemente il verdetto. Witherspoon si rese senz’altro protagonista di un eccellente combattimento e riuscì anche a scuotere pesantemente il campione nel corso del memorabile nono round, ma i suo guizzi furono un po’ troppo sporadici per poter essere considerato il vincitore oltre ogni ragionevole dubbio. Detto ciò, il 118 a 111 decretato dal giudice Chuck Hassett in favore di Holmes fu effettivamente vergognoso.

Mio personale cartellino: 114 – 114

Chris John vs Juan Manuel Marquez (John vince per Unanimous Decision)

I reporter che seguirono il match dal vivo in Indonesia (sia quelli asiatici che l’inviato di The Ring Scott Mallon) definirono giusta la decisione dei giudici. Nel vedere il video del combattimento tuttavia, moltissimi tra esperti e appassionati occidentali si sono infuriati, descrivendo Marquez come la vittima di una grave ingiustizia. Chi vi scrive si sente più in sintonia con chi era presente sul posto: ho guardato il filmato varie volte e ne ho tratto l’impressione che la maggior aggressività di Marquez e la maggior precisione di John si siano equivalse e che i due punti di penalità inflitti al messicano, forse un po’ severi, abbiano fatto la differenza.

Mio personale cartellino: 114 – 112 per Chris John

Montell Griffin vs James Toney 1 (vince Griffin per Majority Decision)

Ho sempre avuto un’immensa stima per “Big” George Foreman, ma il suo commento tecnico in occasione di questo match l’ho trovato fuori fuoco. Foreman non era disposto ad attribuire a Griffin neppure una ripresa e alla lettura del verdetto si lasciò andare a una rancorosa filippica contro i giudici. Personalmente credo invece che Toney fu messo a disagio dallo stile poco convenzionale dell’avversario, dal suo jab e dai suoi continui cambi di direzione. Lights Out mise a segno i colpi più belli e appariscenti, ma la maggior continuità d’azione di Griffin rese a mio avviso quella dei giudici un’interpretazione legittima.

Mio personale cartellino: 114 – 114

Oscar De La Hoya vs Felix Trinidad (vince Trinidad per Majority Decision)

L’immenso amore che De La Hoya suscitava nel popolo della boxe ha portato a mio avviso tante persone a guardare questo match con occhi poco obiettivi. Il Golden Boy eseguì senz’altro le azioni tecnicamente più pregevoli e nella fase centrale del combattimento i suoi dentro-fuori furono una gioia per gli occhi, ma Trinidad iniziò meglio e finì molto meglio. Più che con i giudici, DLH deve prendersela con il suo angolo, che convincendolo di avere già la vittoria in tasca lo indusse a regalare al rivale gli ultimi round.

Mio personale cartellino: 114 – 114

Katie Taylor vs Amanda Serrano 2 (vince Taylor per Unanimous Decision)

Come talvolta capita, i giudizi su questo match hanno visto dividersi piuttosto nettamente gli esperti qualificati, per lo più propensi a ritenere legittima la decisione ufficiale, e gli appassionati occasionali, in maggioranza inclini a gridare al furto. Io credo che l’aggressività selvaggia di Serrano abbia tratto molti in inganno, portandoli a trascurare la pulizia e la precisione dei colpi di Taylor, meno numerosi ma qualitativamente preferibili. Le riprese sul filo di lana furono talmente tante da giustificare qualsiasi risultato.

Mio personale cartellino: 95 – 94 per Katie Taylor

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *