Lo chiamavano “The President”. In tanti erano convinti che sarebbe diventato il nuovo dominatore della categoria dei pesi massimi. Poi l’improvviso deterioramento delle sue facoltà psichiche e le tragiche azioni criminale compiute lo hanno fatto sparire dalla scena pugilistica privandolo della libertà. Ora il nigeriano Ike Ibeabuchi tornerà sul ring e lo farà alla considerevole età di 51 anni e dopo più di 25 anni dall’ultimo combattimento ufficiale.
Quando la sua carriera sportiva si interruppe bruscamente, Ibeabuchi aveva totalizzato un record da professionista di 20 vittorie su altrettanti combattimenti, con 15 successi per KO. Tra le sue vittime più illustri, il roccioso picchiatore samoano David Tua, sconfitto ai punti dopo una guerra memorabile e l’elusivo pugile americano Chris Byrd, messo brutalmente KO in cinque riprese.
Proprio a partire dallo scontro mozzafiato con Tua, Ibeabuchi iniziò a comportarsi in maniera incoerente e violenta, arrivando all’atto estremo di rapire il figlio quindicenne della sua ex fidanzata e a schiantarsi con lui a tutta velocità con la sua auto in un tentativo di suicidio. Il ragazzo rimase permanentemente invalido.
La sua situazione psichica andò progressivamente peggiorando e Ibeabuchi fu nuovamente arrestato dopo aver aggredito una escort in un albergo di Las Vegas. Fu stabilito che era affetto da disturbo bipolare e venne rinchiuso in un manicomio criminale da cui fu liberato soltanto nel 2014, dopo 15 anni di reclusione.
Il nigeriano si era già detto pronto a fare il suo ritorno sul quadrato nel 2016, ma la Commissione Atletica del Nevada non gli aveva concesso la licenza, vanificando i suoi propositi, o per meglio dire rinviandoli di otto anni. Infatti Ibeabuchi tornerà sul ring in Nigeria il 7 dicembre al Diete Spiff Civic Center di Port Harcourt, dove verrà opposto al mediocre 47enne egiziano Ayman Farouk Abbas.