Eubank Jr batte Benn ai punti in un match più divertente del previsto

DiMario Salomone

Apr 27, 2025 #UK

La folla oceanica presente al Tottenham Hotspur Stadium ieri sera è sicuramente tornata a casa con la sensazione che lo spettacolo sia valso il prezzo del biglietto. Il main event della riunione denominata “Fatal Fury” è stato infatti più intenso e divertente rispetto alle previsioni della vigilia poiché i due protagonisti, Chris Eubank Jr e Conor Benn, hanno dato vita a una battaglia senza esclusione di colpi. A imporsi meritatamente ai punti, grazie a un triplice 116 a 112 decretato dalla giuria, è stato Eubank, che ha quindi inflitto a Benn la sua prima sconfitta da professionista.

Sin da quando i due pugili hanno tolto i rispettivi accappatoi, si è notata la considerevole differenza fisica che era già nota a tutti. Nonostante la clausola di reidratazione abbia parzialmente limitato la sua possibilità di incrementare la massa fisica dopo il weigh-in, Eubank era infatti visibilmente più grosso e strutturato rispetto a Benn. A battersi erano a tutti gli effetti due pugili appartenenti a due categorie di peso diverse.

Le prime due riprese del combattimento si sono svolte su binari di sostanziale equilibrio. Benn, consapevole di dover puntare sulla velocità per colmare il deficit di stazza, si muoveva in maniera frenetica e cercava di sorprendere il rivale con improvvisi ganci fatti partire da troppo lontano. Eubank tuttavia non dava la sensazione di avere la reattività necessaria per approfittarne e si limitava a controllare la situazione con il jab.

Il primo lampo della serata lo ha fatto scoccare il “Destroyer”: un violento gancio sinistro ha infatti colto Eubank di sorpresa nel terzo round mandando la folla in visibilio. Il 35enne di Brighton ha subito dissimulato l’effetto del colpo sorridendo in modo ironico, ma c’è da scommettere che un piccolo campanello d’allarme sia risuonato nella sua testa.

Il figlio del carismatico e iconico Chris Sr, ai tempi noto come “Simply the best”, non ha dato per parecchie riprese la sensazione di voler far valere in qualche modo il proprio vantaggio di corporatura: evitava infatti il corpo a corpo e cercava piuttosto di boxare in linea, controllando la distanza e affidandosi quasi esclusivamente ai diretti.

Tale strategia ha iniziato a dare i suoi frutti a partire dal quinto round, quando le movenze elettriche di Benn hanno iniziato fisiologicamente a rallentare e gli uno-due di Eubank hanno iniziato a trovare sempre più spesso il bersaglio. Non si trattava di colpi particolarmente violenti o pericolosi, ma erano sufficienti a tenere a bada un “Destroyer” che in queste fasi appariva smarrito e privo di soluzioni.

Dopo sette riprese sembrava che Eubank avesse ormai trovato la chiave giusta per condurre in porto un’ampia vittoria ai punti di puro dominio tecnico, ma le cose sono andate diversamente. In seguito a un’ottava ripresa piuttosto confusionaria infatti, il favorito della vigilia ha deciso di cambiare completamente tattica, abbandonando la condotta accorta della prima metà del match e iniziando a battagliare selvaggiamente da vicino.

Difficile comprendere i motivi della svolta strategica operata da Eubank. È possibile che fosse convinto di aver ormai ammorbidito abbastanza il rivale e che pensasse di poterlo mettere fuori combattimento, ma è anche possibile che i sacrifici fatti per rientrare nei limiti di peso di una categoria che ormai gli va decisamente stretta abbiano iniziato a presentare il conto alle sue gambe, costringendolo a una maggiore staticità.

Quel che è certo è che il cambio di scenario ha riportato decisamente in partita Benn, che trovando finalmente l’avversario nel suo raggio d’azione ha fatto valere la sua reattività per mettere a segno i colpi più belli e appariscenti. Conor è così riuscito a farsi preferire nel nono e nel decimo round, due riprese combattute dai due pugili su ritmi molto alti.

Proprio quando sembrava che il Destroyer potesse mettere in discussione il risultato finale tuttavia, la fatica fatta nel battagliare contro un avversario più pesante ha iniziato a farsi sentire e gli assalti caotici di Eubank, che nei minuti precedenti si erano rivelati poco efficaci, hanno preso il sopravvento.

Chris ha dominato infatti le ultime due riprese spingendo costantemente contro le corde un Benn troppo sfinito per reagire e seppellendolo sotto una pioggia di colpi. Nell’ultima frazione ci sono stati momenti in cui pareva addirittura che Conor fosse al limite del crollo, ma il figlio del leggendario “Dark Destroyer” ha stretto i denti restando in piedi fino alla campana finale.

Personalmente ho uno score leggermente più stretto rispetto a quello dei tre giudici avendo io assegnato a Eubank un vantaggio di soli due punti, ma quel che conta è che il giusto vincitore sia stato proclamato tale. Il match è stato complessivamente abbastanza equilibrato, con i due pugili che si sono fatti preferire a fasi alterne, ma il finale perentorio del 35enne di Brighton ha legittimato il suo successo.

Spettacolo entusiasmante dunque e rematch già sancito dalle clausole contrattuali che avrà luogo entro fine anno e che certamente richiamerà ancora una volta un pubblico di vaste dimensioni. Ciò detto, è doveroso sottolineare che per quanto intenso e piacevole da vedere, l’incontro sia stato di un livello pugilistico complessivamente abbastanza modesto.

Eubank Jr sembra un lontano parente del pugile che anni fa battagliava con alcuni dei migliori supermedi al mondo: le sue gambe non gli forniscono più la spinta per scatenare l’esplosività di un tempo e i suoi colpi appaiono spesso scarichi e privi della scintilla necessaria per fare davvero male. Benn dal canto suo ha grandi mezzi atletici ma organizza i suoi attacchi in modo disordinato e inefficiente e non appena abbassa la sua intensità diventa una vera e propria calamita per i diretti del suo avversario.

Non soltanto dunque il match tra Chris Eubank Jr e Conor Benn non si è avvicinato, in termini di valore, a quelli dei loro genitori, ma la distanza tra questi due pugili e migliori esponenti mondiali del momento appare a sua volta significativa. Senza scomodare il numero uno dei pesi medi Zhanibek Alimkhanuly infatti, i superwelter più talentuosi sulla scena attuale sarebbero più che sufficienti per infliggere una dura lezione ai due combattenti che abbiamo visto all’opera al Tottenham Hotspur Stadium.

La qualità tecnica tuttavia non è l’unico ingrediente a rendere appetibile un match di boxe agli occhi della gente. E in questo caso, oltre all’impegno, al coraggio e alla vena battagliera che Eubank e Benn hanno evidenziato sul quadrato, vi è la magia creata dai loro cognomi a mettere in subbuglio un Paese intero. Una magia amplificata ieri dall’arrivo a sorpresa di Chris Eubank Sr sulla scena e dal suo abbraccio sul ring con lo storico rivale Nigel Benn, un momento iconico che ha certamente fatto venire i brividi a tanti appassionati di pugilato di lunga data.

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