Ci si aspettava un match di gran lunga migliore da parte di Mohamed Elmaghraby all’Allianz Cloud di Milano. E invece “Momo” ha offerto una performance deludente, venendo salvato da una decisione arbitrale che farà molto discutere. L’incontro di apertura della main card dell’evento organizzato dalla TAF si è concluso con una Decisione Tecnica al sesto round in favore del pugile di radici egiziane che si è imposto su Stiven Leonetti Dredhaj in virtù della lettura anticipata dei cartellini. Elmaghraby si è così impossessato del Titolo IBF del Mediterraneo dei mediomassimi.
Nessuno dei due pugili è parso particolarmente interessato a dare fuoco alle polveri in avvio e così il primo round si è rivelato uno dei più scialbi di sempre, con Leonetti intento a muoversi in circolo senza portare colpi ed Elmaghraby che stazionava a centro ring senza prendere l’iniziativa.
Incoraggiato dalla scarsa verve del rivale, Leonetti ha iniziato ad affidarsi a qualche colpo di sbarramento e nelle due riprese successive è riuscito talvolta a trovare il tempo giusto per andare a segno, ma la maggior parte dei suoi colpi partiva senza la determinazione necessaria per procurare danni consistenti.
Momo da parte sua non faceva in verità molto di più, tanto che l’unico colpo da lui azionato con una certa regolarità era il jab sinistro al corpo. Le riprese dunque si susseguivano stancamente nella noia generale in virtù di un ritmo decisamente soporifero e della totale assenza di combinazioni entusiasmanti da ambo le parti.
Forse frustrato egli stesso dalle difficoltà incontrate nell’imbastire azioni offensive degne di nota, Elmaghraby ha improvvisato una sorta di show nel corso del quinto round, provocando il rivale con smorfie, gesti e balletti. Se però il suo intento era quello di infiammare il pubblico, avrebbe ottenuto senz’altro più successo portando qualche colpo in più e facendo qualche passo di danza in meno.
Nel sesto round si è verificato l’episodio decisivo. Nel corso di un assalto frontale piuttosto imprudente, Momo è stato sorpreso da un pesante destro d’incontro di Leonetti, dopodiché i due pugili si sono avvinghiati l’uno all’altro in un clinch caotico durato qualche secondo.
Elmaghraby ha riscontrato una profonda ferita in prossimità dell’occhio sinistro e l’arbitro ha giudicato che a determinarla sia stato un contatto involontario tra le teste dei due atleti, dando quindi la parola ai giudici affinché si pronunciassero su chi avesse maturato un parziale vantaggio.
In tutta franchezza chi vi scrive non ritiene che l’operato della terna giudicante, che ha deciso di premiare Momo assegnandogli la vittoria, sia stato meritevole di biasimo. Il match è stato talmente povero d’azione e talmente privo di spunti significativi che buona parte delle riprese disputate apparivano quasi ingiudicabili, rendendo di fatto piuttosto aleatoria la scelta del vincitore.
D’altro canto il replay dei momenti decisivi del combattimento sembra suggerire che la decisione dell’arbitro sia stata erronea, poiché la ferita di Elmaghraby appare generata dal violento colpo subito proprio in quella zona del volto e non dal veniale contatto tra le teste avvenuto in seguito. Il match sarebbe dunque dovuto terminare per KO tecnico in favore di Stiven Leonetti, che ha lasciato il ring visibilmente e comprensibilmente contrariato.
In virtù dell’accaduto, sarebbe bene concedere allo sconfitto un rematch, nella speranza che entrambi i pugili adottino un atteggiamento più propositivo e che regalino al pubblico uno spettacolo più emozionante di quello piuttosto monotono a cui abbiamo assistito in questa circostanza.