Fight of the week: Saul “Canelo” Alvarez vs William Scull

DiMario Salomone

Apr 30, 2025 #IBF, #WBA, #WBC, #WBO

La categoria dei supermedi sta per incoronare nuovamente un campione mondiale indiscusso: nella notte tra sabato e domenica infatti, la superstar messicana Saul “Canelo” Alvarez cercherà di tornare in possesso della cintura IBF, attualmente nelle mani del cubano William Scull. I due si affronteranno al The Venue Riyadh Season, in Arabia Saudita, in una riunione che verrà trasmessa in Italia da DAZN in pay-per-view al costo di 24,99 Euro. Il collegamento partirà alle ore 00:45 (ora italiana) ma i due pugili impegnati nel main event saranno chiamati sul ring intorno alle cinque del mattino.

Saul Alvarez e il paradosso della cintura mancante

Canelo ha lasciato vacante la cintura IBF lo scorso anno perché non aveva interesse ad affrontare il semisconosciuto sfidante ufficiale William Scull. Ora affronterà William Scull perché gli interessa riconquistare la cintura IBF. Sembra una barzelletta, ma è quanto sarebbe accaduto secondo le dirette dichiarazioni degli interessati. Con ogni probabilità, al pluridecorato pugile messicano la possibilità di tornare campione indiscusso non interessa più di tanto, ma in vista dell’attesissimo confronto con Terence Crawford già in programma per settembre, poter mettere in bella mostra le quattro sigle mondiali su locandine e manifesti potrebbe dare un ulteriore slancio alla promotion. A questo si aggiunga che le caratteristiche di Scull, non particolarmente noto per la sua potenza, rendono questo impegno intermedio poco rischioso, limitando le probabilità di un upset che possa compromettere il super combattimento pianificato per l’autunno. Canelo si appresta dunque a guadagnare la consueta borsa milionaria in un match poco impegnativo: andrà tutto secondo i piani?

William Scull: merita davvero la grande chance?

La cintura IBF è finita nelle mani del pugile cubano in maniera un po’ controversa. Quando Canelo decise di privarsene per perseguire altri programmi, la federazione nominò William Scull e il pugile russo Vladimir Shishkin co-sfidanti al titolo vacante. Il loro match, che ebbe luogo in Germania, patria di adozione di Scull, non fu esattamente il più entusiasmante dei mondiali di pugilato della storia e vide l’atleta caraibico premiato all’unanimità dai tre giudici dopo dodici riprese piuttosto soporifere. Molti osservatori, tra cui chi vi scrive, pensano che quella sera il pugile più meritevole di tornare a casa con la cintura mondiale fosse Shishkin e che l’esito finale sia stato determinato dal fattore campo più che da quanto visto sul ring. Quell’incontro è servito comunque per mettere in mostra le caratteristiche tecniche e tattiche di Scull, pugile estremamente accorto e poco incline a scambiare a centro ring, che preferisce muoversi lungo le corde con la guardia chiusa e affidarsi in fase offensiva a fiammate sporadiche e poco incisive.

Cosa succederà? La previsione di Boxe Punch!

Purtroppo per chi acquisterà la pay-per-view e spera di assistere a un combattimento avvincente, ci sono fondati motivi per credere che l’incontro tra Canelo e Scull possa rivelarsi una riedizione di quello che il messicano sostenne nel 2023 contro l’ex dominatore dei superwelter Jermell Charlo.

In quella circostanza lo sfidante americano trascorse la maggior parte del tempo disponibile in modalità-sopravvivenza, evitando gli scambi, trincerandosi dietro la sua guardia chiusa e subendo senza reagire i colpi e le combinazioni di Canelo.

Scull a differenza di Charlo è quantomeno un supermedio naturale, ma il suo workrate molto basso, il suo deficit di potenza e la sua scarsa propensione allo scontro ravvicinato lasciano pensare che difficilmente salirà sul ring di Riyad con l’intenzione di dare battaglia e concedere tanto allo spettacolo.

Se contro Vladimir Shishkin, che non ha di certo la classe, l’imprevedibilità e la completezza tecnica di Alvarez, il cubano è parso così intimorito e conservativo nel suo approccio, è estremamente probabile che questo sabato lo sarà ancora di più, macinando chilometri e portando colpi in quantità piuttosto limitata.

Per quanto Canelo esprima solitamente il meglio delle sue qualità contro pugili aggressivi, trovandosi un po’ a disagio nell’inseguire per il ring avversari elusivi e sguscianti, la sola mobilità incessante non è di per sé sufficiente per sperare di mettere sotto scacco il messicano.

A Scull mancano il tempismo, la precisione e la continuità d’azione necessarie per sperare di fare un match “alla Bivol”. Quello di sentire l’ultima campana appare quindi sulla carta il massimo obiettivo a cui il campione IBF possa ambire in vista di questo match.

Tenendo conto del fatto che Alvarez non vince per KO dal 2021 e che negli ultimi anni ha evidenziato un certo calo nell’esplosività dei suoi fendenti, la mia sensazione personale è che Scull riuscirà ad evitare danni troppo nefasti, arrivando a sentire le lettura dei cartellini al termine di un match a senso unico.

Per quanto un successo prima del limite da parte del messicano non mi sconvolgerebbe affatto, prevedo dunque una larghissima vittoria ai punti da parte di Canelo.

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