Colpo di scena a New York: Rolando Romero atterra e sconfigge Ryan Garcia!

DiAlessandro Preite

Mag 3, 2025 #WBA

Nella cornice di Times Square a New York, per la prima volta teatro di un evento pugilistico, si è da poche ore concluso il main event, l’incontro tra Ryan “KingRy” Garcia (24-1-0, 20 KO, 1 NC)  e Rolando “Rolly” Romero (16-2-0, 13 KO), valevole per la cintura WBA “regular” dei pesi welter.

Il match, al limite delle 147 libre, rappresentava uno snodo cruciale per le rispettive carriere di due pugili tanto talentuosi quanto controversi. Entrambi arrivavano all’incontro con qualcosa da dimostrare: Garcia tornava sul ring a distanza di un anno, dopo la squalifica per doping, mentre Romero cercava una legittimazione definitiva dopo una serie di prestazioni discusse.

Nonostante i favori del pronostico fossero per Garcia, a spuntarla è stato Romero, grazie ad una prestazione solida e attenta che ha avuto il suo apice nell’atterramento di Ryan nella seconda ripresa. Vittoria per decisione unanime con i seguenti cartellini: doppio 115-112 e 118-109.

Ryan Garcia, noto per la velocità fulminea delle braccia e per un gancio sinistro spesso letale, era reduce da una vittoria spettacolare contro Devin Haney. Un successo però effimero: da una parte il mancato rispetto del peso, dall’altra la successiva positività a sostanze vietate, che aveva portato alla squalifica e alla trasformazione del risultato in un no contest. Se da un lato quella performance aveva riacceso i riflettori sul suo talento, dall’altro ha lasciato aperti interrogativi sulla sua disciplina, stabilità mentale e reale valore tecnico.

Dall’altra parte, Rolly Romero, pugile dallo stile poco ortodosso, più fisico, a tratti scomposto, ma non privo di efficacia. Dopo essere stato messo KO da Gervonta Davis nel 2022, Romero aveva conquistato il titolo WBA dei superleggeri in modo controverso contro Ismael Barroso, in un match interrotto prematuramente mentre appariva in difficoltà e indietro su tutti i cartellini dei giudici. Le successive prestazioni sporadiche e altalenanti, tra cui la sconfitta per KO contro Isaac Cruz, avevano ulteriormente alimentato lo scetticismo attorno alla sua credibilità tra i top della categoria.

Il match ha visto entrambi i pugili partire in modo estremamente accorto. Garcia ha iniziato a sfruttare da subito il suo jab, rapido e preciso. Romero è apparso però ben concentrato, mano destra alta a protezione dal temibile gancio del rivale e ottimi jab al corpo. Nella seconda ripresa l’incontro si è subito acceso. Garcia mette un bel jab, a cui poi fa seguire il suo gancio sinistro. Romero para e risponde con due rapidi ganci sinistri consecutivi, il primo in pieno mento, sfruttando la guardia poco accorta di Garcia e spedendolo al tappeto. Garcia, rialzatosi, è parso da subito lucido, sebbene intimorito dai colpi dell’avversario. Romero, dopo una breve sfuriata, ha preferito ripartire lavorando al corpo ed evitando potenziali colpi d’incontro.

Nei round successivi Garcia ha ripreso a lavorare ottimamente col jab, ma il gancio sinistro è risultato da subito poco efficace, con Romero abile a disinnescarlo, parandolo e schivandolo in modo preciso. Rolly ha continuato a lavorare col jab al corpo, riuscendo a portarlo con continuità.

Concentrato e attento come non mai, Romero è parso da subito beneficiare in modo evidente della nuova categoria, anche da un punto di vista fisico: evidente il tono muscolare con cui si è presentato sul ring. Garcia invece è sembrato molto meno tonico rispetto al match con Haney.

Il match è risultato molto tattico e dal workrate decisamente basso: evidente la volontà di entrambi di evitare di scoprirsi per non subire colpi pesanti. Ne è derivata una lunga serie di round di difficile assegnazione, sostanzialmente con i due a prendere zero rischi e incapaci di imbastire azioni più elaborate. In particolar modo Garcia è sembrato molto poco propenso a prendersi ulteriori rischi, avendo smesso di azionare il suo colpo migliore.

Tra i due è parso Romero quello un minimo più aggressivo. Ma di azioni particolarmente significative se ne sono viste pochissime. Un buon gancio destro di Romero nella decima ha raggiunto Garcia, che ha provato a rispondere andando a vuoto malamente. Ryan è stato totalmente disinnescato, incapace di variare anche solo minimamente la sua boxe. Romero ha proseguito anche nella undicesima lavorando al corpo in modo ottimale, rischiando pochissimo.

Un dodicesimo round sostanzialmente nullo certifica l’assenza di momenti di interesse in un match che si è acceso esclusivamente per pochi instanti nella seconda ripresa. Vittoria che rilancia le quotazioni di Romero e prestazione a dir poco deludente di Garcia, che non è mai stato in grado di impensierire il rivale: poco reattivo, intimorito, abulico, non ha fatto altro che insistere col jab, non provando mai a portare una combinazione di colpi. Ora per Romero si aprono le porte per un match titolato, mentre Garcia dovrò trovare nuove motivazioni per riscattare la brutta sconfitta e riprendere la corsa al titolo.

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